Seventy Venezia spinge sul retail e fa ‘tappa’ in una delle località più note della Toscana. Il marchio fondato nel 1970 da Sergio Tegon ha aperto le porte di un nuovo temporary store, interamente dedicato alla linea donna, a Forte dei Marmi, al numero 14A di via G. Carducci. La nuova vetrina del brand, che ha sede a Scorzè (Venezia) rappresenta – spiega l’azienda in una nota – un luogo di “equilibrio tra raffinatezza e modernità” ma anche un’ulteriore spinta sul piano retail.
“In passato siamo stati prettamente un’azienda wholesale, ma ora, per fare in modo che il marchio venga conosciuto sia in Italia che in particolar modo all’estero, stiamo sviluppando un progetto retail, partito da un primo approccio sulla piazza milanese”, racconta l’AD Pierpaolo Tegon a Pambianconews. Cinque anni fa il player italiano, che punta ora a raggiungere un fatturato di circa 30 milioni di euro nel 2024 con una “crescita di conferma”, ha infatti inaugurato nel capoluogo lombardo lo store di via Solferino. Uno spazio di circa 200 metri quadrati che ospita le proposte maschili e femminili della label e che continua a voler essere anche un luogo di racconto dei valori di Seventy Venezia.
Il prossimo opening italiano sarà invece a Roma e dovrebbe arrivare il prossimo ottobre, diventando così, insieme a Milano e Bologna, il terzo negozio diretto in Italia. All’interno della boutique ampio spazio sarà dedicato al womenswear, ma sarà presente anche l’uomo. A livello wholesale ad incidere principalmente sul business è proprio il mercato italiano, che pesa circa per il 60 per cento. “All’estero – continua Tegon – i mercati di riferimento sono l’Europa, con Benelux, Francia e Spagna, che ci stanno dando grandi soddisfazioni, gli Stati Uniti, che sono in incremento, e il Giappone, che si sta consolidando. Al momento sitiamo cercando di capire quali saranno le piazze future e dove potremo aprire nuovi punti vendita per garantire un buono sviluppo anche nei mercati esteri”. A crescere è anche il canale online: “Sono ancora numeri piccoli rispetto a quanto pesa il wholesale ma il nostro e-commerce ha ora un’incidenza di circa il 6-7 per cento”, conclude il manager.