Il ‘new normal’ sta toccando anche l’andamento Tax free in Europa, con un ritorno dei turisti internazionali nei principali Paesi del Vecchio Continente, Italia inclusa, e, di conseguenza una crescita degli acquisti personali esentasse. Secondo i dati presentati dalla società Planet in occasione della 28° edizione del Pambianco-PwC Fashion Summit, dopo una fase pandemica il settore ha registrato una piena attività in Europa. Se confrontati con il pre-Covid, le vendite tax free non hanno ancora superato il gap, arrivando a un -16% ma rappresenta comunque un risultato significativo se rapportato al -32% del 2022. “Il trend è positivo soprattutto sul territorio francese che ora rappresenta circa il 35% del perimetro delle vendite esentasse sul territorio europeo”, spiega Stefano Uggeri, Svp and managing director retail Italy Planet. Come evidenziato dai risultati dell’analisi, la Francia ha registrato un -2,8% di vendite tax free rispetto al 2019, un dato che quindi porta il Paese ad un quasi recupero del periodo pandemico. L’Italia è in ottima posizione. “Il Belpaese segue a ruota – aggiunge Uggeri – con il quartetto Milano, Firenze, Venezia e Roma. Sicuramente il gap con i cugini d’Oltralpe è ancora importante ma ci sono tutte le premesse per proiettarci su un 2024 in linea con i trend già registrati in Francia”. Riguardo al mix delle nazionalità in Europa, nel 2019 la Cina rappresentava più del 30% del mercato. Ora le posizioni si sono invertite: ora il turista americano rappresenta il 22% del mercato europeo.
Tra le città, Parigi si attesta a un -4% rispetto al 2019. Il quartetto Milano, Barcellona, Roma e Madrid seguono, rappresentando complessivamente solo il 15 per cento. In Italia, Milano, Roma e Firenze emergono come riferimento per lo shopping internazionale garantendo nel complesso quasi il 50% delle vendite tax free italiane con uno scontrino medio che supera la soglia dei mille euro. Milano e Roma, -14 e -15% verso il 2019, Firenze -21% risentendo parecchio del mercato cinese non ancora in recupero mentre Venezia sprofonda ancora a -65 per cento. Trend positivo degli outlet con Serravalle con un +13 per cento.
Nel Belpaese, il trend già positivo potrebbe ottenere un ulteriore boost dall’approvazione in Italia della misura che prevede l’abbassamento della soglia sui acquisiti in regime Tax free: si dovrebbe quindi passare da 154,90 euro a 70 euro. “La Francia – aggiunge il managing director retail Italy Planet – la sta facendo da padrone riuscendo, post Brexit, a conquistare una buona fetta del mercato tax free degli shopper internazionali, ereditandoli dal mercato inglese. Il primo intervento su cui si è adoperato il governo Macron è stato quello di abbassare la soglia minima del tax free. Dopo una prima fase di tentennamento stiamo vedendo con assoluta positività la proattività di questo governo per indirizzare una norma che deve trovare necessariamente approvazione nel corso delle prossime settimane. Sicuramente questa norma e questo abbassamento della quota minima di spesa esentasse aprirà e democratizzerà il mercato, andando a toccare anche dei commercianti che al momento non sono in grado di utilizzare la leva del tax free per rendere più attrattivo il proprio prodotto e il proprio concept. Da questo punto di vista, quindi, direi che si tratta di un segnale positivo. Non vediamo l’ora di vedere attuata questa norma e siamo sicuri che i due ministeri competenti, ovvero il ministero delle finanze e quello del turismo siano nostri alleati in questo”.
In questo contesto i pagamenti digitali stanno cambiando le abitudini di acquisto degli italiani online e in store. “Stiamo vedendo che una armonizzazione tra esperienza di acquisto online e store è figlia della possibilità di mettere a disposizione dello spender, dello shopper internazionale e domestico gli stessi elementi che possono essere spediti su un canale piuttosto che un altro. Quindi omogeneità, armonizzazione, armonizzazione degli strumenti di pagamento è un mantra che stiamo cercando di proporre sul mercato.