Fondata nel 1999 a Ningbom, la holding cinese Consinee è tra i più importanti player nel mercato nonché punto di riferimento per i luxury brand e vanta tra il 15 e il 20% della produzione dei filati mondiali in puro cashmere. Dopo essere approdato a Pitti Filati, il gruppo ha esordito per la prima volta a Pitti Uomo 2023 presentando un progetto speciale curato da Labelhood, il più grande incubatore di fashion designer emergenti in Cina.
La Sala Ottagonale della Fortezza da Basso è stata il palcoscenico che ha ospitato le capsule create dai designer che hanno interpretato l’essenza dei filati di Consinee, i cinesi Ponder.Er e Nullus così come l’italiano Luca Larenza, all’interno di un’installazione firmata da Archivio Personale. PambiancoTV ha incontrato il CEO Boris Xue durante la manifestazione fiorentina.
Come descriverebbe Consinee Group?
Consinee è un’azienda relativamente alla moda, rispettosa dell’ambiente e verde.
Da quanti anni opera e qual è stato il fatturato del gruppo nel 2022?
Nel 2022, le nostre vendite sono state di circa 5,3 miliardi di renminbi (800 milioni di euro circa, ndr).
Il cosa consiste il progetto di Consinee Group presente a Pitti Uomo e Pitti Filati?
Per Pitti Uomo e Pitti Filati forniamo principalmente materie prime naturali di alta gamma. Ci impegniamo a interpretare le materie prime naturali in marchi di lusso di fascia alta. Inoltre forniamo principalmente materie prime per alcuni marchi del lusso.Negli ultimi due anni, attraverso il nostro sviluppo complessivo, man mano che l’azienda cresce, ci impegniamo anche per una maggiore protezione ambientale e uno sviluppo sostenibile. Utilizziamo molta energia solare ed eolica, con l’energia verde che rappresenta il 60% dell’energia che utilizziamo.
Com’è stato collaborare con un designer italiano come Luca Larenza?
L’Italia ha generato molti designer ed è un palcoscenico per la crescita dei creativi. Soprattutto i giovani stilisti, sono più audaci e attenti al rapporto tra la società e le persone, sono molto creativi, noi di Consinee speriamo di crescere insieme a loro e interpretare gradualmente le nostre materie prime nelle collezione moda.
Qual è il rapporto di Consinee Group con l’Italia e con quali aziende collabora?
Consinee coopera molto con l’Italia. In primo luogo, nella ricerca, nello sviluppo e nell’uso di attrezzature, utilizziamo molte attrezzature avanzate italiane. In secondo luogo, in termini di design del prodotto, abbiamo una buona collaborazione con molti stilisti italiani. Inoltre, ci sono tante materie prime prodotte da Consinee nell’intero mercato italiano e abbiamo anche stabilito un rapporto molto buono e stabile con gli acquirenti di materie prime.
Il gruppo investe molto il tecnologia, che ruolo ricopre per l’azienda?
Consinee si impegna a portare nuove idee alle industrie tradizionali in Cina e sogniamo anche di poter innovare per l’industria, essere un leader del settore e dare fiducia. Abbiamo avviato la collaborazione con Siemens nel 2017 per creare la fabbrica automatizzata, intelligente e digitale più avanzata del settore. Questa fabbrica ha notevolmente migliorato l’efficienza e ridotto il consumo di energia. È una fabbrica green e a risparmio energetico e ha avuto un impatto molto ampio sull’intero settore. Ci auguriamo inoltre che più colleghi possano migliorare e trasformarsi in termini di intelligenza e digitalizzazione, quindi non proteggiamo le nostre tecnologie e i nostri brevetti, sono tutti pubblici e possono essere utilizzati gratuitamente.
Quali sono i progetti di Consinee Group per il 2023 e il prosismo anno?
Dal 2023 al 2024, vogliamo costruire una base produttiva in Mongolia che utilizzi materie prime mongole come base per filati fantasia e woolen, base che si irradi principalmente in Europa, al fine di collaborare al meglio con designer e ingegneri italiani ed europei e fornire loro un palcoscenico e una piattaforma migliori. Se le condizioni lo consentiranno, abbiamo in programma di acquisire una fabbrica di produzione di filati relativamente piccola o una fabbrica di produzione di tessuti in Italia, principalmente per collaborare con eccellenti designer e ingegneri italiani per spingere innovazione, ricerca e sviluppo per l’industria. Poiché molti stilisti eccellenti in Italia preferiscono restare e lavorare in Italia, se riuscissimo a costruire una fabbrica in Italia credo sarebbe un’opportunità vantaggiosa per etrambe parti.