Bonaudo ha tirato le somme riguardo il suo progetto di sostenibilità. L’azienda specializzata nella produzione e lavorazione di pellami di alta qualità ha analizzato i riscontri che gli investimenti fatti nel corso del 2022 hanno avuto nel ridurre il proprio impatto ambientale nelle sedi produttive.
“L’isolamento termico dei fabbricati, l’illuminazione e l’aerazione naturale degli stabilimenti, l’implementazione di 17 nuovi impianti coerenti con i requisiti dell’industry 4.0, attrezzati con inverter e sistema di riduzione del consumo energetico e l’implementazione di sistemi di illuminazione LED a basso consumo – fanno sapere dall’azienda – hanno permesso di ridurre al minimo i consumi energetici”. Quantificando, questi progetti hanno permesso a Bonaudo, fra febbraio 2021 e febbraio 2023, di ridurre del 18% i consumi (kWh) di energia elettrica e del 39% i consumi medi di gas utilizzati per metro quadro di pelle lavorata. Entro la fine del 2023 il gruppo punta a superare il 20% di risparmio medio in termini di consumo di energia elettrica rispetto ai valori della prima metà del 2021.
Inoltre, in riferimento al consumo di acqua, “negli stabilimenti di Cuggiono – specificano dall’azienda – abbiamo installato un impianto di riciclo dell’acqua depurata per alimentare gli abbattitori delle cabine di verniciatura a spruzzo in sostituzione di utilizzo dell’acqua da pozzo. Tale progetto, già implementato su 8 cabine nel 2022 ha permesso il risparmio di 2.700 m3 di acqua all’anno. Per il 2023 è già in programma l’ampliamento del progetto ad altre sette cabine di verniciatura con un ulteriore risparmio di 2.600 metri cubi di acqua. Anche negli stabilimenti veneti, si è intervenuti con la revisione dei cicli di lavorazione per la concia, con una riduzione del 5% di acqua utilizzata per la diluizione nelle ricette di concia”. Quantificando, le misure adottate hanno consentito di ottimizzare il processo produttivo riducendo il consumo di acqua per metro quadro di pelle venduta del 14,45% e la produzione di rifiuti di oltre il 17%. L’azienda conciaria prevede entro la fine del 2023 di superare il 20% di risparmio medio di acqua per metro quadro di pelle lavorata rispetto ai valori della prima metà del 2022.
“L’attenzione alla salvaguardia ambientale – ha spiegato il CEO Alessandro Iliprandi – è stata un elemento imprescindibile che ha condizionato fortemente la costruzione dei nostri siti produttivi. Oggi questo non solo ci ha consentito di avere le più restrittive e sofisticate certificazioni, fra cui la LWG Gold e la UNI 11427 ma anche di garantire ai nostri dipendenti un ambiente lavorativo confortevole e sicuro come garantito dal Modello Organizzativo 231 comprensivo di Codice Etico che abbiamo adottato”.