Mizuno corre nel 2022. Il gruppo giapponese di apparel e attrezzature sportive ha infatti chiuso l’anno finanziario con ricavi in aumento del 22,8% a 212miliardi di yen (circa 1,44 miliardi di euro), “il miglior risultato della sua storia”, così come lo definisce la stessa azienda, trainato dalle vendite del segmento golf nei mercati esteri e da baseball e calcio nel mercato locale. Il miglioramento del volume d’affari ha avuto un impatto sulla redditività che segna un +28,4% a 9,9 miliardi di yen.
Le vendite dell’azienda sono cresciute in tutti i mercati. Il Giappone continua ad essere la regione in cui Mizuno realizza la maggior parte del turnover, aumentando del 15,1% il fatturato nel territorio. Il Giappone rappresenta il 65% delle entrate totali dell’azienda. La progressione nel mercato domestico è stata inferiore a quella registrata nel resto dei territori in cui opera Mizuno: le vendite nelle Americhe sono aumentate del 31,5%, la regione Europa, Medio Oriente e Africa (Emea) ha segnato un +40,1%, mentre Oceania e resto dell’Asia hanno riportato un +43,8 per cento.
Tra le categorie merceologiche, invece, le calzature sono diventate la principale fonte di reddito dell’azienda, superando l’abbigliamento.
Per l’anno in corso Mizuno ha indicato l’aumento del prezzo delle materie prime come principale fattore sfidante. Il fatturato 2023 dovrebbe toccare quota 225miliardi di yen (quindi superare gli 1,5 miliardi di euro). Nei mercati esteri il gruppo rafforzerà l’offerta per i settori calcio e running.