Vice Media in fallimento. Il gruppo editoriale a cui fa capo la testata Vice, che fino a pochi anni fa era considerata un modello per fare affari con i contenuti online, ha accettato i termini di un asset purchase agreement con un consorzio dei suoi finanziatori, in base al quale il consorzio fornisce un corrispettivo totale di acquisto di circa 225 milioni di dollari (circa 207 milioni di euro) per sostanzialmente tutti gli asset della società, oltre all’assunzione di passività significative al closing. Il Lender Consortium comprende Fortress Investment Group, Soros Fund Management e Monroe Capital.
Per facilitare la vendita, Vice ha iniziato la procedura di Chapter 11 presso il tribunale fallimentare degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York. Tutti i media brand di Vice continueranno a produrre e distribuire contenuti.
Il gruppo editoriale era da tempo in difficoltà. Nel 2017 la società era stata valutata 5,7 miliardi di dollari. negli ultimi anni, tuttavia, il gruppo non era riuscito a generare profitti, un problema che fa emergere come il business di gruppi mediatici come questo, che hanno puntato molto sulle enormi potenzialità dei social media, come Facebook e Instagram, non sono riuscite a raggiungere il loro obiettivo economico. Disney e Fox, hanno investito centinaia di milioni in essa, svalutando poi il valore dei propri investimenti. Recentemente l’AD di Vice Media, Nancy Dubic, ha lasciato l’azienda dopo cinque anni.
Il caso di Vice non è isolato. Poco tempo fa, infatti, un altro colosso del giornalismo online, BuzzFeed, ha annunciato la chiusura del dipartimento news e del conseguente licenziamento di circa 60 persone.