Scorpion Bay mira a cavalcare nuovamente la cresta dell’onda. Il marchio acquistato dall’imprenditore Lucio Mistri nel 2003 per il mercato europeo dai fondatori statunitensi Mike Fischer e Rob Bradford, e quattro anni dopo per quello mondiale, ha chiuso il 2022 a quota 10 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto all’esercizio precedente e prevede di tornare al giro d’affari pre-Covid di 13 milioni di euro nel breve-medio periodo, come ha dichiarato a Pambianconews il manager bergamasco.
“I dati dell’ultimo anno sono uno sprone, oltre ai 40 punti vendita monomarca e ai 120 multibrand, punteremo ad aumentare il nostro giro d’affari lavorando per migliorare la distribuzione in chiave internazionale dato che attualmente l’estero rappresenta solo il 10% del turnover di Scorpion Bay”, spiega l’imprenditore che oggi è affiancato dai figli Roberta e Francesco, rispettivamente responsabile delle risorse umane e coordinatore del marchio. Attualmente i negozi monomarca sono tutti presenti sul territorio settentrionale tra Lombardia, Veneto, Piemonte e Liguria così come i clienti wholesale tra cui ci sono DF Sport Specialist e Game 7 Athletics. Negli ultimi anni il marchio ha giocato in sordina in termini di comunicazione concentrandosi prevalentemente sull’espansione retail e sullo store online: “Ci siamo affidati a una società esterna trovata dopo una lunga ricerca. Siamo in rete da molto ma inizialmente abbiamo sperimentato una gestione interna. Adesso stiamo apprezzando i primi risultati che vedono il coinvolgimento sia di surfer che skater”, spiega Mistri. Scorpion Bay non rinnega le origini californiane legate al mondo del surf ma cerca di raccontare uno spirito libero per poter vestire anche ragazzi e giovani con proposte dallo stile casual che mixano sportswear e urban.
Nell’estate del 1987 i due giovani surfisti californiani Fischer e Bradford partirono alla volta della penisola messicana, alla ricerca di onde e libertà. Da quell’esperienza è nato Scorpion Bay, un surf e lifestyle brand ispirato ai colori del viaggio nella baia di San Juanico. Da quel road trip si è sviluppata l’estetica di Scorpion Bay fatta di calacas messicani e richiami alla cultura azteca. Agli albori degli anni novanta il marchio è sbarcato prima in Italia e poi in tutta Europa, laddove surf e skateboard, trainati dalla nascente disciplina dello snowboard, si stavano affermando come delle vere e proprie subculture giovanili.
“Oggi, a distanza di 35 anni da quel viaggio, Scorpion Bay riparte da Los Angeles per tornare a celebrare la libertà con la nuova campagna ‘Free to be’ che non si limiterà a raccontare storie di creator e rider ma che mira a dare voce a tutte le community di spiriti liberi che negli States come nel resto del mondo sono alla ricerca dell’onda “mas fina” e non rinunciano a cercarla ‘out there'”, spiega il marchio in una nota. Il ritorno in California rappresenta quindi un ritorno alle origini e ai valori di libertà e creatività presenti nella collezione primavera/estate 2023 ricca di grafiche ripescate dall’archivio. I temi Van Life, Beach, Ritual, Hollywood, Graffiti e Tattoo sono alla base delle nuove t-shirt, hoodies, crewneck, capi in maglieria, overshirt, pantaloni cargo, jeans, costumi da bagno e accessori. “La prima strategia è la comunicazione, per qualche anno ci siamo dedicati all’individuazione dei punti vendita ma adesso è la comunicazione l’ingrediente per espandere e far conoscere Scorpion Bay”, conclude Mistri.