Saint Laurent debutta nel cinema? È quello che ci si potrebbe chiedere leggendo la scritta “Saint Laurent by Anthony Vaccarello presents”, apparsa sulla locandina postata l’altro ieri su Instagram dal regista Pedro Almodóvar e dall’attore Ethan Hawke, ed è quanto, in parte, è successo realmente.
‘Strange Way of Life’, l’ultima impresa cinematografica del cineasta spagnolo, è stata infatti prodotta dalla maison francese tramite la nuova casa di produzione Saint Laurent Productions. Una società sussidiaria guidata dallo stesso direttore creativo del marchio Anthony Vaccarello che mira, secondo quanto si legge su Wwd, a operare con profitto e che non tratterà esclusivamente ‘film di moda’ – come si potrebbe erroneamente pensare – ma cortometraggi che saranno presentati ai festival di settore e distribuiti tra cinema e piattaforme streaming. A confermalo, è anche la notizia che la pellicola western, secondo esperimento in lingua inglese di Almodóvar, verrà presentata in esclusiva mondiale alla 76° edizione del Festival di Cannes. Tra i protagonisti, oltre allo statunitense Hawke, ci sarà anche l’acclamato Pedro Pascal.
L’intesa tra Almodóvar e Vaccarello, alla guida della direzione di Saint Laurent dal 2016, d’altronde non è inedita: il regista noto, tra gli altri, per i film ‘Tutto su mia madre’, ‘La mala educatiòn’ e ‘La pelle che abito’, era infatti stato uno dei protagonisti dell’ultima campagna primavera/estate 2023 della griffe ‘The director’s cut’, affiancato dagli illustri colleghi David Cronenberg, Jim Jarmusch e Abel Ferrara. Una compagna, scattata dal britannico David Sims, che aveva di certo rafforzato il rapporto della casa di moda con il mondo del cinema ma anche svelato la passione del creativo per il grande schermo.
Il progetto portato avanti dalla Saint Laurent Productions sposerebbe quindi la visione delineata fino ad oggi da Vaccarello, che per i film disegnerà anche i capi, e, secondo quanto riporta la stampa estera, potrebbe presto includere anche i registi David Cronenberg (comparso sempre nella recente campagna adv) e Paolo Sorrentino. Seppure non è la prima volta che i brand del lusso si legano strettamente al mondo del cinema, tra designer che collaborano con i costumisti premi Oscar o stilisti che come Tom Ford diventano anche registi e produttori, bisogna sottolineare come la visione dei direttori creativi odierni sia sempre più totalizzante per i brand stessi e si tramuti spesso in progetti creativi paralleli. Ne è un esempio, tra gli ultimi, anche Daniel Lee, che assieme a Burberry – marchio del quale è il direttore creativo dallo scorso febbraio – lavorerà per realizzare i costumi della nuova opera teatrale del regista e coreografo Wayne McGregor, in programma alla Royal opera house di Londra il prossimo 9 giugno.
Presentata come la prima vera e propria società di produzione cinematografica gestita da una casa di moda, la nuova attività di Saint Laurent non attiverà alcuna iniziativa di branding legata al marchio e rappresenta già sicuramente un esperimento inedito di brand extension, oltre che un nuovo modo di concepire le consuete partnership tra moda e cinema. “Questi registi non mancano mai di aprirmi la mente e, in un certo senso, la visione singolare e radicale che portano al cinema mi ha reso la persona che sono oggi”, ha dichiarato Vaccarello a Variety, aggiungendo che la Saint Laurent Productions cercherà di co-produrre due o tre film all’anno per il momento, con l’obiettivo di espandersi a più titoli in futuro, e che questa nuova avventura non è che una continuazione dell’eredità del marchio, “da sempre legato al cinema”.