Milano scalza Venezia come principale meta dello shopping tax free cinese in Italia e conquista il primo posto in classifica anche come meta preferita in Italia per lo shopping esentasse anche dei turisti statunitensi. Lo attesta uno studio presentato da Planet, società che offre soluzioni integrate per i pagamenti inclusi servizi di rimborso Iva.
Secondo l’analisi, nel 2022 Milano è stata la destinazione prescelta per il 63,4% degli acquisti esentasse sales in store di cinesi in Italia contro il 20,1% del 2019. In netta crescita anche lo scontrino medio con 2.104 euro rispetto 1.264 euro del pre-pandemia. Venezia, che era la meta preferita nel 2019 con il 59,8% dello shopping cinese, balza ora in ultima posizione dopo Roma (16,4%) e Firenze (11,2%). Resta tuttavia in seconda posizione se si considera lo scontrino medio (1.899 euro). L’avvio del 2023 ha, poi, registrato qualche cambiamento in classifica. Milano resta anche nei primi mesi di quest’anno la meta principale del tax free cinese (53,7%) ma se si considera lo scontrino medio, è Venezia a riconquistare il primato con 2.192 euro contro i 2.066 di Milano.
Guardando i dati relativi allo shopping dei turisti statunitensi, in avvio del 2023 Milano conquista la prima posizione nella lista delle quattro città prese in esame (Milano appunto, Venezia, Roma e Firenze) con il 37,5% e 1.956 euro di scontrino medio, scalzando Roma, in prima posizione lo scorso anno.
Secondo lo studio, “Milano potrebbe aver beneficiato delle recenti restrizioni di Venezia, dove le grandi navi da crociera non hanno più la possibilità di transitare vicino al centro storico. Inoltre, Venezia ha ha annunciato l’intenzione di addebitare agli escursionisti una tassa di soggiorno e di richiedere loro di registrare il viaggio in anticipo tramite un servizio online servizio di prenotazione”. Il predominio di Milano si conferma anche se si considera l’incoming generale dei turisti in Italia. Prima della pandemia Venezia e Milano si spartivano quasi la metà della percentuale delle vendite in store di tax free. Con l’inizio del 2023 Milano è arrivata a detenere un terzo del tax free in store (la città è seconda in Europa dietro alla capitale francese). “Ma – specifica lo studio – mentre la spesa media nelle città come Parigi e Barcellona da allora è praticamente stagnante al 2019, la transazione media a Milano è passata da 1.168 euro a 1.530”.
Il report analizza anche i dati relativi all’incoming di cinesi in Europa nel mese di febbraio. Ebbene, secondo Planet, in un solo mese gli acquisti dei turisti proveniente dalla Cina sono raddoppiati nel mercato del tax free shopping passando all’8 per cento (ma il gap con il pre-pandemia resta ancora molto importante, ovvero l’88% in meno). Anche i valori di spesa sono aumentati passando da una transazione media di 1.195 euro a gennaio a 1.415 a febbraio, un valore superiore ai 1.255 euro spesi dagli americani.
Secondo quanto precisato nello studio, la spesa è iniziata ad aumentare il 22 gennaio in occasione delle celebrazioni del Capodanno. Al momento, tuttavia, la Cina è il più importante Paese di provenienza per lo shopping esentasse nel Vecchio Continente alle spalle degli Stati Uniti, ribaltando le posizioni rispetto al 2019, quando la classifica era ampiamente dominata dai cinesi. Relativamente alle fasce d’età dei turisti cinesi, dominano la classifica i millennials con il 64% (è la fascia d’età più numerosa anche se, segnala lo studio, a febbraio ci si è trovati di fronte presumibilmente ad un picco che probabilmente tornerà a ridimensionarsi al 50% nel resto dell’anno), seguiti dalla Gen X al 21%, mentre la quota della gen Z al 10% ad inizio anno ha evidenziato un calo. Chiudono la classifica i Baby boomers con il 4 per cento.