Il mercato italiano degli orologi da polso nel 2022 vale complessivamente circa due miliardi di euro, con una crescita del 9% sul 2021, che lo porta così a sfiorare il valore del 2019, l’anno pre-Covid. Questa è la stima resa nota oggi da Assorologi in collaborazione con GfK Italia sulla base di un’analisi comparativa delle diverse fonti di informazione disponibili, tra cui l’indagine mensile realizzata da GfK per monitorare le vendite di orologi da parte dei punti di vendita (retail panel), la ricerca annuale che la stessa GfK realizza per conto dell’associazione sugli acquisti di orologi da polso da parte del consumatore italiano (consumer panel), i dati relativi all’interscambio con l’estero forniti da Istat e dalla Federazione dell’industria dell’orologeria svizzera.
Dal canto suo, il focus sul segmento smartwatch evidenzia la crescita del livello di conoscenza di questa categoria di prodotti (84,6% dei consumatori) e di possesso (51,7%), benché vi siano ancora difficoltà da parte del consumatore a distinguere correttamente le diverse tipologie di prodotto da polso con funzioni smart. Gli acquisti 2022 di smartwatch sono stimati in circa 2,3 milioni di pezzi. Si tratta di prodotti prevalentemente acquistati online (37,8%) o nel canale fisico dell’elettronica (26%) e solo marginalmente nelle orologerie tradizionali (3,3 per cento).
Contestualmente alla diffusione di questi dati, è stata ufficializzata la nomina di Marcello Borsetti, direttore commerciale di Citizen Watch Italy Spa, come nuovo presidente di Assorologi. Il consiglio direttivo lo ha eletto in sostituzione di Mario Peserico (Eberhard Italia) che lascia dopo 16 anni la presidenza e che resta in consiglio con la delega alle relazioni internazionali. Elena Rusinenti (Rolex Italia) è confermata vicepresidente vicario, mentre Simone Binda (Binda Group) assume la vicepresidenza.