È Bluestar Alliance a salvare Scotch & Soda. Il marchio olandese di abbigliamento premium aveva annunciato una settimana fa di avere presentato istanza di fallimento presso i tribunali di Amsterdam e Haarlem per le sue attività nei Paesi Bassi ed era prossimo alla cessione.
In lizza per acquisirlo, secondo indiscrezioni, c’era anche il gruppo newyorkese, a cui fanno capo marchi quali Hurley, Bebe e Tahari tra gli altri, che lo ha ora rilevato con un deal di cui non sono però stati resi noti i dettagli.
Alla base del fallimento nel mercato domestico di Scotch & Soda, aveva spiegato l’azienda, un deficit di cassa strutturale che non ha permesso, nonostante le vendite crescenti, di attutire i contraccolpi della crisi pandemica e dell’inflazione galoppante. Si aggiunge poi la guerra in Ucraina e la conseguente crisi energetica, parte di un macro scenario che contribuisce a indebolire la fiducia e la propensione all’acquisto dei consumatori.
Scotch & Soda, che gestisce 253 insegne indipendenti tra Europa, Nord America, Asia, Medio Oriente, Africa e Australia ed è venduta in settemila negozi nel mondo, grazie all’acquisizione da parte di Bluestar Alliace potrà proseguire la sua attività in tutti i suoi mercati chiave, compresa l’Olanda. Il marchio navigava in cattive acque dallo scorso giugno, quando il fondo di private equity Sun European partners, che ne aveva acquisito una partecipazione nel 2011, non si è più mostrato disposto a sostenerlo con ulteriori finanziamenti.
All’inizio di quest’anno, Scotch & Soda ha reclutato la società di consulenza Teneo, a cui affidare la procedura di ricerca di un potenziale acquirente. Bluestar, dal canto suo, ha un giro di affari che supera i 6 miliardi di dollari e gestisce un portafoglio di oltre 300 licenze e un network retail di oltre 100 negozi nel mondo.
“Scotch & Soda -ha commentato Ralph Gindi, COO di Bluestar – è un marchio riconosciuto dai consumatori ovunque nel mondo. Il nostro obiettivo è continuare la strategia di distribuzione mirata al retail di lusso, ampliando la platea di riferimento a un maggior numero di trendsetter, in particolare a quanti mirano a esprimere la propria personalità attraverso l’abbigliamento”.