MyFamily, il brand leader di mercato nella produzione e distribuzione di medagliette, pettorine, collari e guinzagli per pets, punta sul retail. Dopo il recente ingresso di un nuovo fondo di investimento, è stato definito un piano strategico che prevede nei prossimi tre anni l’apertura di 40 punti vendita negli aeroporti italiani e internazionali. Un investimento di 2,5 milioni di euro circa che punta ad affiancare al segmento b2b, già consolidato con oltre 13mila rivenditori in 89 Paesi nel mondo, anche un rapporto diretto con il consumatore finale. A monte, la volontà di trasferire al mercato una nuova accezione dell’accessorio pet legata al mondo della moda e del design, anche in conseguenza delle sempre più strette collaborazioni con i grandi nomi del lusso. Prodotti made in Italy, grazie a una filiera totalmente interna all’azienda di Valenza: dal concept iniziale agli stampi, dalla produzione delle singole componenti al loro assemblaggio, fino alle realizzazioni tipografiche e alle iniziative pubblicitarie. MyFamily nasce 11 anni fa per volontà di Alessandro Borgese che, chiusa l’azienda orafa, si lancia in una nuova avventura, facendo tesoro delle competenze nella lavorazione dell’oro e dei metalli. Trasferisce il medesimo livello di accuratezza nella produzione di medagliette per animali che impreziosisce di dettagli estetici.
“Oggi – spiega Borgese – possiamo contare su 13mila punti vendita nel mondo, un numero che si incrementa costantemente a seguito anche delle circa 400 installazioni al mese di macchine per l’incisione istantanea. Queste ultime consentono, in pochi passaggi, di personalizzare le medagliette. Un’operazione che può essere compiuta direttamente dal cliente, di qualsiasi età”. Macchine dal così semplice utilizzo e dall’eccellente risultato “che hanno attivato la fantasia dei clienti”, racconta Borgese che avvia collaborazioni con i maggiori brand del lusso mondiale, da Burberry a Hugo Boss, da Coty a Mercedes Benz, solo per citarne alcuni. “Collaborazioni estemporanee – sottolinea – che oggi valgono circa il 10% del business complessivo, ma che, per le richieste che ci pervengono potrebbero contare molto di più”. Tempo al tempo. MyFamily vuole continuare a crescere e per farlo punta sulla nuova strategia retail che prevede l’apertura di negozi non in competizione con la distribuzione attuale e dunque negli aeroporti e in alcuni spazi speciali. Uno di questi sarà, ad esempio, il Serravalle Designer Outlet. “L’apertura di negozi monomarca permetterà di affermare il brand al b2c e contestualmente rappresenterà un boost importante in termini di brand awareness anche per gli attuali concessionari”.
Il 12 luglio è stato inaugurato lo store all’interno dell’aeroporto di Orio al Serio a Bergamo, “i cui risultati sono andati ben oltre le nostre aspettative. Puntavamo a un pareggio, ma abbiamo avuto una performance straordinaria che ci ha convinti a crescere in questo senso: abbiamo in pipeline 40 nuovi negozi negli spazi aeroportuali di Venezia (entro metà dicembre), Fiumicino, Malpensa (marzo), Napoli, Bologna. E poi Bruxelles, Madrid, Barcellona, 5 store in Germania, 5 in Francia, 6 in Inghilterra, uno a Istanbul. E poi Atene, Vienna, Zurigo, Amsterdam, Oslo, Copenaghen, Lisbona”. Il format non richiede superfici impegnative, dai 20 ai 40 metri quadrati e un investimento sul singolo punto vendita di circa 50/60mila euro. Così, mentre si appresta a chiudere il 2022 con un giro d’affari di oltre 20 milioni di euro, MyFamily prevede di chiudere a 50 milioni di euro a fine 2026, potendo contare su circa 300 dipendenti, raddoppiando dunque l’organico.