Dopo Pitti Uomo 102 a Firenze e la fashion week di Milano, il menswear trasloca nella Ville Lumière. Da oggi al 26 giugno, con 84 maison in calendario (39 sfilate fisiche, 37 presentazioni, 8 eventi puramente digitali), la Paris Men’s Fashion Week riunirà nomi cult come Dior Homme, Dries Van Noten, Rick Owens, Hermès, Paul Smith e Kenzo. Come anticipato in occasione della presentazione del calendario provvisorio, la settimana della moda vede il ritorno di Comme des Garçons Homme Plus, assente dall’inizio della pandemia. Significativi anche i comeback di Junya Watanabe Man, Thom Browne e Givenchy, che hanno optato per il format co-ed durante gli appuntamenti dedicati al womenswear. Tra i debutti della manifestazione spiccano quello di Mike Amiri, fondatore della maison californiana Amiri, quelli, in sfilata, di Kiko Kostadinov, Lazoschmidl e Marine Serre (che ha spostato la sua sfilata co-ed nel calendario maschile), nonchè le presentazioni di Feng Chen Wang, Fursac, marchio del gruppo Smcp, e Jeanne Friot.
A chiudere la manifestazione, nella serata di domenica 26, sarà Celine. Per la griffe di Lvmh si tratta della prima sfilata da febbraio 2020. Per la presentazioni delle collezioni più recenti di Celine, il direttore creativo Hedi Slimane si è infatti affidato a video ambientati in location francesi d’eccezione, tra cui l’Hotel Negresco sulla costa mediterranea di Nizza, e, prima ancora, il castello di Vaux-le-Vicomte, vicino a Parigi, e a Chambord.
L’intero palinsesto di sfilate sarà disponibile sul sito della Paris fashion week.
L’attesa per l’inizio della manifestazione non è però l’unica notizia in chiave moda che arriva dalla Francia. Secondo quanto riportato da fonti di stampa internazionali, infatti, Bruno Pavlovsky dovrebbe essere nominato presidente della Fédération de la Haute Couture et de la Mode (FHCM), durante nell’assemblea generale del prossimo 1 luglio. Pavlovsky, presidente del business moda di Chanel, siede già nel comitato esecutivo dell’organo di governo della moda francese. Ralph Toledano, che ricopre la carica dal 2014, ha completato tre mandati a capo della Fédération de la Haute Couture et de la Mode e non è dunque più eleggibile. Stando a Wwd, Pavlovsky avrebbe spiegato che, se confermato nella posizione, intende portare avanti il lavoro del suo predecessore, insieme al presidente esecutivo Pascal Morand, in uno spirito di continuità.