Sta nascendo un polo istituzionale europeo della moda, unito e compatto. Questa settimana 25* istituzioni di moda nazionali e regionali di 18 paesi del Continente hanno lanciato una nuova istituzione che prende il nome di European Fashion Alliance.
Di norma, i consigli di moda dei paesi europei sono organismi tipicamente istituiti per rappresentare gli interessi dell’industria a livello di governo, nonché per supportare iniziative come le settimane della moda e promuovere i talenti locali. Tra questi si possono citare alcuni big player come la Camera Nazionale della Moda Italiana, fondata nel 1958, con circa 150 membri o la Fédération de la Haute Couture et de la Mode francese, fondata nel 1973, ora con circa 100 membri. Ma non mancano anche le organizzazioni più piccole come ad esempio la Bulgarian Fashion Association.
Secondo quanto riporta Wwd, ora tutti questi organismi si sono uniti sotto un’unica organizzazione ombrello, la European Fashion Alliance appunto, prendendo ispirazione dal playbook organizzativo dell’Ue a Bruxelles. La nuova alleanza avrà una presidenza a rotazione che cambia a intervalli regolari; inoltre avrà anche standard minimi che i membri dovranno soddisfare per poter aderire. Il finanziamento dell’organismo funzionerà allo stesso modo dei bilanci dell’Ue, con ogni membro che pagherà una quota a seconda della propria dimensione e del budget nazionale.
Il progetto è sul tavolo delle trattative dal 2018, ha spiegato Scott Lipinski, amministratore delegato di Fashion Council Germany, in un’intervista alla testata statunitense. La sua organizzazione è stata uno dei principali motori della nuova alleanza e manterrà la prima delle presidenze a rotazione fino alla fine del 2023. A distanza di quattro anni dalla prima bozza del progetto, oggi i tempi sembrano essere maturi e, dopo un vertice di due giorni dei consigli di moda a Francoforte nel marzo di quest’anno, è stato siglato l’Accordo di Francoforte, il documento fondante della European Fashion Alliance. Sebbene al momento solo 25 dei 31 partecipanti originali siano attualmente membri, è probabile si uniscano una volta superati gli ostacoli burocratici.
L’industria dell’abbigliamento prevede ulteriori politiche e leggi relative ai settori della moda e del tessile nel prossimo anno. Su questo fronte, l’alleanza dovrebbe avere un posto al tavolo delle decisioni per presentare posizioni unificate del settore su argomenti legislativi importanti come la sostenibilità. Oggi più che mai i finanziamenti dell’Ue stanno andando alle industrie creative del continente e l’alleanza avrà probabilmente l’opportunità di consigliare dove spendere meglio le quote. Oltre alle sopracitate mansioni, l’European Fashion Alliance si impegnerà anche per quanto riguarda il networking transnazionale.
Il prossimo incontro che coinvolgerà tutti i membri sarà un digital summit a luglio e poi uno di persona a ottobre.
Articolo modificato il 21/06/2022 alle 17:30
In precedenza avevamo scritto che i consigli di moda coinvolti fossero 21 anziché 25, come riportato dalla fonte Wwd.