Un brand portoghese, ma di chiara ispirazione british. Una realtà presente in 14 Paesi del mondo, ma per la quale il mercato domestico genera ancora il 90% del fatturato. Lion of Porches ha scelto la Fortezza da Basso e Pitti Uomo 102 per farsi conoscere al pubblico internazionale, a partire dal quello italiano. La controllante del marchio è Têxtil Cães de Pedra, fondata nel 1965 come società industriale. Il brand di total look uomo, donna e bambino si focalizza sui dettagli ricercati: dalla scelta dei tessuti fino alla confezione di ciascun singolo capo, si arriva ad una collezione indirizzata a coloro che cercano “qualità superiore” e un look casual.
“Siamo a Pitti Uomo per la prima volta per presentarci a un pubblico nuovo e per veder crescere la nostra brand awareness a livello globale – ha raccontato a Pambianconews Nuno Azevedo, International Markets Director di Lion of Porches -. Il Portogallo oggi incide per il 90% sul nostro giro d’affari. Siamo in 14 Paesi. La Spagna è il nostro secondo mercato, con due negozi e 14 spazi dedicati presso El Corte Inglès. In totale, il nostro network distributivo conta 75 monomarca e 300 multibrand”.
Non è un caso che la crescita all’estero parta dall’Italia: “Non è solo un Paese che può recepire perfettamente il nostro stile – ha continuato Azevedo -, ma anche un luogo in cui la moda di qualità ha una tradizione di lunga data”.
La collezione P/E 2023 di Lion of Porches mostra tutta la versatilità del brand, dando spazio al colore e a materiali funzionali. Lo stile britannico è ripreso nelle sue declinazioni urban. La società proprietaria di Lion of Porches lavora quotidianamente al fine di incrementare la sua sostenibilità e ridurre l’impatto ambientale. Questa attenzione è posta in tutti i processi: dalla produzione fino alla spedizione dei capi, con l’utilizzo di packaging riciclato. Al fine di rimanere fedeli alla policy aziendale di ridurre l’uso di energia, infine, sono stati installati pannelli solari nell’headquarter portoghese dell’azienda.
“Il 2021 – ha concluso Azevedo – è stato per noi un anno positivo, ma in sostanziale tenuta. Nei due anni di pandemia è stato l’e-commerce a premere l’acceleratore. Nel 2022 sarà l’espansione internazionale generare un balzo più marcato del fatturato”.