Michele Franzese ha presentato la nuova maxi boutique partenopea di 1100 metri quadrati in via Domenico Morelli, che si estende ora fino a piazza dei Martiri, nel fulcro del quartiere dello shopping di alta gamma. I 700 metri quadrati di vendita e le 11 vetrine sono frutto di una ristrutturazione conservativa realizzata dallo studio di architettura Baciocchi Associati. Il punto vendita occupa le sale dello storico Palazzo Calabritto, celebre per il restauro del 1756 di Luigi Vanvitelli, con affreschi d’epoca firmati dal pittore Antonio Dominici. L’edificio è stato anche abitato dal re Ferdinando Borbone e nel 1987 ha ospitato Diego Armando Maradona nei festeggiamenti per la vittoria dello scudetto del Napoli. L’omonimo fondatore ha accolto i direttori commerciali e i responsabili wholesale dei circa 116 marchi che compongono la brand list del multimarca, aperto nel 2010 e ristrutturato lo scorso anno in vista dell’inaugurazione ufficiale in programma per il prossimo settembre. Di fronte al main store c’è anche un punto vendita dedicato al kidswear di circa 200 metri quadrati.
“Mio nonno commerciava pizzi e merletti – spiega a Pambianconews Michele Franzese -, mio padre vendeva camicie. Ho scelto di seguire le loro orme aprendo la prima boutique trent’anni fa a Sant’Anastasia, ancora in attività, nella zona vesuviana a nord-est di Napoli. Oggi Palazzo Calabritto propone il meglio della moda uomo, donna e accessori e comprende una champagneria della maison francese Dom Perignon oltre a un’area caratterizzata da un’imponente vetrata affacciata sulla piazza, destinata a eventi con deejay set”.
Michele Franzese ha chiuso lo scorso anno con un giro d’affari pari a 18 milioni di euro, in crescita rispetto agli 11 milioni dell’esercizio precedente e ai 14 raggiunti nel 2019, prima che l’emergenza sanitaria frenasse i consumi. Metà del turnover deriva dalle vendite online, il ready to wear vale il 60% del business, menswear e womenswear si equivalgono. Gli store ospitano maison del lusso consolidate come Balmain, Etro, Thom Browne, Tom Ford, Dsquared2 e un’ampia selezioni di abiti per eventi e cerimonie. Non mancano le proposte streetwear e i marchi emergenti.
“Dopo il lockdown la gente ha di nuovo voglia di acquistare cose belle, di osare. Il nostro successo si basa sulle scelte di buying totalmente diverse dagli altri. Acquisto in base al nostro gusto personale spesso scegliendo indumenti meno riconoscibili, più ricercati. Prima della pandemia metà dei nostri clienti erano turisti che spero tornino presto numerosi”, afferma Franzese, affiancato dalla moglie Milena Giordano, amministratrice della società.
Pochi mesi fa Michele Franzese ha annunciato di aver ampliato i sistemi di pagamento inserendo anche le valute bitcoin. Il sito è-commerce sarà presto tradotto in 12 lingue diverse e sperimenterà anche l’esperienza di shopping nel Metaverso. Franzese sta inoltre pensando a un nuovo progetto nel segmento food.
