Il viaggio europeo di Gap sembra giungere definitivamente al capolinea. Il brand americano, da tempo protagonista di un andamento economico altalenante, aveva annunciato già nel 2020 l’intenzione di lasciare il Vecchio Continente, anche sulla spinta della crisi pandemica, chiudendo tutti i negozi aperti negli ultimi anni in Europa, tra cui quelli italiani, rilevati lo scorso novembre da Ovs.
A partire dal 20 luglio, la società cederà completamente la gestione del proprio business online ai suoi affiliati, coronando il processo di revisione strategica del business in Europa, con la chiusura di tutti i propri webstore. È la conclusione di quello che era stato un ambizioso piano di espansione in Europa per il marchio premium di Gap e riflette anche i problemi generali della sua società madre al di fuori dei suoi mercati principali. Si ricorda infatti che lo scorso anno, anche tutti i negozi Gap sono stati chiusi in Uk e Irlanda.
Intanto, il gruppo ha archiviato l’esercizio 2021 con profitti per 256 milioni di dollari (232,3 milioni di euro), contro la perdita di 665 milioni dello scorso anno e nonostante il rosso di 16 milioni di dollari registrato nel quarto trimestre. Ma si prospetta al ribasso il primo trimestre del nuovo fiscal year, tra vendite sottotono per Old Navy e l’uscita definitiva del marchio Banana Republic dal Regno Unito.
Resta il fiore all’occhiello di Gap la collaborazione insieme al marchio Yeezy di Kanye West, che ha appena annunciato il suo prossimo drop in sinergia con Balenciaga, atteso per il 25 maggio. Una collaborazione che ha ridato lustro all’azienda fondata a San Francisco nel 1969 e da tempo in difficoltà nello stare al passo con le nuove dinamiche del mercato, arrancando tra i competitor del fast fashion e le nuove abitudini d’acquisto post-Covid.