Rino Petino è un’organizzazione commerciale italiana con sede in Puglia (Monopoli) che opera da 45 anni nel mercato degli articoli sportivi. Dal 1977 come agente di vendita della Manifattura Mario Colombo e successivamente dopo 4 anni, fino ad oggi, diventa agente di vendita esclusivo di Adidas. Durante questa lunga collaborazione l’azienda ha seguito la multinazionale in ogni suo progetto commerciale e cambiamento organizzativo. Sono state sviluppate, oltre all’organizzazione wholesale, anche le conoscenze in vendita al dettaglio, finanziarie ed e-commerce. Negli anni Rino Petino si è trasformata da semplice agenzia di rappresentanza a vero punto di riferimento per il colosso dello sportswear e in generale per il mondo del retail e dell’abbigliamento sportivo sul territorio pugliese e lucano.
Oggi l’azienda punta la sua strategia di crescita, per continuare a offrire ai propri clienti un servizio avanzato e taylor made, su tre punti cardine: omnicanalità, digitalizzazione e capitale umano. In questi 45 anni di storia di Rino Petino c’è stata un’evoluzione sia lavorativa che strutturale, e anche a livello di know-how. Esistono alcuni passaggi chiave nel percorso evolutivo dell’azienda: un investimento importante è avvenuto nel 2004, quando Rino Petino costruisce a Monopoli (BA) un quartier generale che si sviluppa su oltre 1200 metri quadri di showroom pensando a uno spazio che potesse rappresentare un boost emozionale, oltre che di business, per i clienti.
“Abbiamo – spiega il coordinatore generale Francesco Petino – costruito questa struttura con la visione di anticipare quella che deve essere la customer experience del brand. Noi vedendo e allestendo per primi la collezione intendiamo trasferire al retailer quelli che saranno i concetti di marketing che il brand comunicherà al consumatore finale e con questa struttura abbiamo cambiato veramente il passo, perchè l’allestimento esplosivo, concettuale, dinamico valorizza e rappresenta concretamente la forza del brand”. Nel 2007, poi, l’azienda ha seguito il progetto retail di Adidas ed è nata la business unit dedicata al retail che ha lavorato sull’apertura di nove punti vendita Adidas in puglia, basilicata, abruzzo e calabria. L’accelerazione maggiore avviene però nel 2016, quando Rino Petino fa il primo passo verso la digital revolution e viene attuata una riconversione imprenditoriale con la tecnologia al centro di un processo di rilancio all’insegna di una cultura dell’innovazione che permea l’intero network del proprio team dei clienti, e dei partner.

“Abbiamo deciso di investire in modo importante nella digitalizzazione, ma non solamente su software e pura tecnologia ma anche su profili di persone con determinate conoscenze e skills che potessero operare e contribuire alla nostra crescita in questo campo”. La tecnologia messa a punto dal network, in collaborazione con Sabanet, si basa sui dati, sulla conoscenza e l’analisi di questi oltre ad un’analisi dei comportamenti dei consumatori e dei prodotti sul mercato; così Rino Petino, con l’utilizzo di due rinomati software come VISOKIO e Salesforce, ha creato un grandissimo data-warehouse dal quale, grazie al supporto del team BI, riesce ad estrapolare i KPI necessari al controllo ed allo sviluppo di ogni dipartimento.
Un altro punto cardine dell’azienda si fonda sul fattore umano; oggi Rino Petino conta circa 126 collaboratori con un’età media molto giovane che si aggira intorno ai 31 anni e una quota rosa del 65%. Su questo fronte, l’obiettivo nel medio-breve termine è un’ulteriore crescita del personale lavorativo, spinta anche dal fatto che l’evoluzione digitale richiede dei nuovi profili molto giovani e con competenze specifiche. La mission di Rino Petino mira a costruire la migliore esperienza di acquisto in ogni canale: “la nostra customer experience è basata sul modello dei servizi in quanto vendiamo un prodotto abbastanza comune, ma possiamo fare la differenza solo con un livello di servizio molto alto che si differenzi da quello dei nostri competitors”.
Francesco Petino ha spiegato come la strategia intrapresa inizi a premiare il network che non è infatti stato impattato in maniera rilevante a livello economico dalla pandemia, ciò è stato possibile anche grazie al fatto che il processo di digitalizzazione e la visione omnicanale ha iniziato a prendere piede all’interno della società già dal 2019. “Stiamo rilanciando gli investimenti per offrire un livello di servizio altissimo e dare la possibilità al cliente di avere una relazione diretta con l’entità commerciale”. Sicuramente si tratta di una realtà da tenere d’occhio nel prossimo futuro viste le grandi potenzialità del suo programma di crescita e la grande evoluzione digitale.