Mentre il governo inglese rinnova il sostegno economico alle imprese colpite dalla pandemia, il British Fashion Council chiede più attenzione per il settore moda. Nella giornata di ieri, infatti, il ministro delle finanze britannico Rishi Sunak ha lanciato un nuovo programma di prestiti garantiti dallo stato per le aziende penalizzate dal Covid-19. Ad oggi, le realtà in difficoltà, nei diversi settori, avrebbero già beneficiato di aiuti per 73 miliardi di sterline (circa 84,5 miliardi di euro).
“Il nuovo programma – spiega Reuters – offrirà prestiti da 25mila a 10 milioni di sterline, con una garanzia statale dell’80 per cento” e sostituirà il Bounce Back Loan Scheme precedente, dove per alcune imprese la garanzia statale era al 100 per cento. La scelta del governo inglese, riflette sempre l’agenzia di stampa, dipende dal fatto che presto molte delle misure di contenimento della pandemia saranno allentate e sono meno probabili nuovi lockdown. Tuttavia, se il sostegno al prestito applicato finora ha contribuito a scongiurare il fallimento di molte aziende in settori duramente colpiti, come la vendita al dettaglio, la preoccupazione è che i prestiti stiano tenendo a galla “aziende zombie” che crolleranno non appena verrà ridotto il supporto.
“Un rapporto di Oxford Economics per il British Fashion Council – si legge sul sito dell’organizzzazione che promuove la crescita della moda britannica – ha dimostrato che l’impatto di Covid potrebbe essere due volte più duro sull’industria del fashion rispetto all’economia nel suo insieme, pertanto è necessaria un’azione collettiva per garantire la ripresa e una crescita positiva del settore”. Al centro della discussione con il governo le esigenze del settore della moda, come il “movimento dei creativi attraverso un’esenzione dalla quarantena dopo i viaggi per la moda e un visto turistico per lavorare nei mercati chiave dell’Ue”. E ancora supporto per liberi professionisti, una revisione dell’elenco delle carenze di occupazione per includere lavoratori qualificati della moda e la necessità di un’assicurazione sugli eventi sostenuta dal governo per consentirci di ricominciare con certezza.
“Mentre il nostro settore si muove verso una strategia di crescita pulita – conclude la nota del Bfc -, è essenziale che il governo sostenga attraverso investimenti in innovazione e ricerca e sviluppo come priorità. Gli effetti devastanti combinati della pandemia e della Brexit hanno avuto un impatto negativo maggiore sul settore della moda rispetto alla maggior parte degli altri, e quindi chiediamo un’azione urgente da parte del governo per sostenere l’industria a svolgere il suo ruolo in tutto il Regno Unito nella sua ripresa economica”.