Dalla comunicazione editoriale a quella aziendale. Alan Prada lascia Hearst Italia per ricoprire la carica di vicedirettore creativo immagine online e offline per Armani, posizione inedita per la maison. Prada ha alle spalle un’esperienza di 15 anni nel giornalismo di settore iniziata in Elle Italia nel 2005. Due anni dopo, Franca Sozzani lo chiama in Condé Nast per entrare a far parte della squadra de L’Uomo Vogue come fashion features editor. Nel 2014, diventa deputy editor-in-chief a L’Uomo Vogue e dal 2017 assume anche l’incarico di deputy editor-in-chief a Vogue Italia. Prada passa a Hearst Italia nel 2019 per progettare la versione digitale di Harper’s Bazaar e seguire come direttore creativo Esquire Italia. Tre mesi dopo è nominato direttore della testata maschile e nel novembre dello scorso anno gli viene affidata anche la gestione digitale del brand Elle, in concomitanza con la riorganizzazione della struttura digital di Hearst. Prada lascerà la casa editrice a fine marzo per approdare nel gruppo Armani il primo aprile.
Il passaggio professionale di Prada non è il primo nel suo genere. Nel 2018, Michele Lupi ha preferito intraprendere un nuovo percorso presso il gruppo Tod’s con il ruolo di men’s collections visionary, dopo anni nell’editoria con ruoli apicali in testate come Rolling Stone, Gq e Icon.
Parallelamente, nel famoso maxi cartellone in via Broletto, Armani ha lanciato le celebrazioni per il 40esimo anniversario del brand Emporio Armani. L’affissione raffigura un gruppo di modelli in corsa e la dicitura “A Milano dal 1981”.