Dodici mesi e trimestre in calo per Urban Outfitters. Oltre all’omonimo brand, il gruppo statunitense comprende numerose label tra cui Anthropologie, Free People, Terrain, il servizio di noleggio su abbonamento lanciato nel 2019 Nuuly nonché la presenza nel settori food and beverage grazie ai ristoranti Menus & Venues.
Il fatturato annuale dell’azienda è calato del 13,41% passando dai quasi 4 miliardi del 2020 agli attuali 3,44 (circa 2,84 miliardi di euro); le vendite nel quarto trimestre chiuso al 31 gennaio 2021 segnano un calo del 6,9% a quota 1,09 miliardi di dollari. Nell’anno tutti i brand del gruppo hanno visto un calo di vendite ad eccezione di Nuuly che triplica il proprio business passando da 8 a oltre 24 milioni di dollari.
Nell’ultimo trimestre, Free People ha visto un aumento del 6% a quota 219 milioni mentre Urban Outfitters e Anthropologie hanno visto flettere il fatturato del 6% e 11%, raggiungendo rispettivamente 428 e 431 milioni di dollari. La riduzione del traffico all’interno dei negozi a causa della pandemia da Covid-19 ha impattato nel segmento retail che cala del 7% nell’ultimo quarter mentre l’e-commerce vede un aumento a doppia cifra.
Attualmente il gruppo conta 633 negozi di proprietà tra Stati Uniti, Canada ed Europa di cui 247 a insegna Urban Outfitters, 237 Anthropologie e 149 Free People.
In una nota, il CEO Richard A. Hayne riporta un miglioramento nelle vendite a gennaio grazie agli acquisti legati al periodo natalizio. “Siamo particolarmente soddisfatti di come i marchi stiano transitando verso febbraio. La reazione dei clienti alle nostre proposte primaverili è stata piuttosto buona e le vendite comparabili per la prima settimana del nuovo anno fiscale sono state positive per ciascun brand”, ha aggiunto il manager.