Ad Arezzo, prima azienda liquidata per Covid

La crisi del settore calzaturiero, duramente colpito dall’emergenza sanitaria, non ha risparmiato Elleci Lavorazione Calzature, in liquidazione dal 12 gennaio. Dopo decenni di attività, è calato il sipario sulla ditta di Terranuova Bracciolini che, senza più ordini da sviluppare, ha chiuso il 2020 siglando la procedura di licenziamento collettivo. Coinvolti tutti i 23 dipendenti rimasti.
“Elleci operava come terzista per Valentino, che ha deciso di riportare la produzione all’interno, riducendo o interrompendo i contratti con laboratori esterni”, ha spiegato al Corriere di Arezzo David Scherillo, segretario Femca Cisl di Arezzo. “Nel comparto – ha aggiunto – assistiamo a una sofferenza diffusa in quanto le grandi griffe hanno adottato questa strategia con i terzisti”. Una volta esauriti gli ultimi impegni nei confronti della maison italiana, per cui Elleci operava in esclusiva, il pacchetto ordini si è azzerato e a nulla è servita la ricerca di nuovi clienti.
“È la prima chiusura per Covid che ci troviamo a gestire – ha proseguito il sindacalista Scherillo -. Fa effetto vedere dissolversi così una realtà seria e con esperienza. Il problema che emerge da questa situazione è che il governo non ha messo in campo ammortizzatori sociali specifici per le aziende che si ritrovano in condizioni di fermo produttivo totale. Poteva, anzi doveva, essere studiato un aiuto mirato, invece si è preferito destinare risorse in altre direzioni, dimenticandosi di chi perde il lavoro”.