Segno meno per la holiday season di Urban Outfitters, le cui vendite, nei due mesi al 31 dicembre scorso, hanno perso 8,4 punti percentuali a confronto con lo stesso periodo di un anno fa. A livello comparabile, le vendite retail hanno segnato un -9% (-1% per Free People, -8% per Urban Outfitters e -12% per Anthropologie), riflettendo la riduzione dello store traffic, solo parzialmente compensata da una crescita double digit dell’online. In calo dell’1%, invece, il segmento wholesale. Negli undici mesi al 31 dicembre 2020, le vendite nette totali della società sono diminuite del 14,3 per cento.
Nella conference call riservata agli analisti, si legge sulla Cnbc, il CFO Frank Conforti ha spiegato che l’azienda ha mantenuto i suoi inventari “leggeri” nel periodo delle festività, per evitare di dover scontare la merce in eccesso. Questa strategia potrebbe aver penalizzato le vendite in negozio: “È la prima volta che sperimentiamo l’impatto negativo connesso al nostro product model”, ha affermato Conforti.
Nella giornata di ieri, Urban Outfitters Group ha annunciato che Trish Donnelly, CEO dell’azienda, lascerà il suo ruolo il 31 gennaio 2021 per perseguire nuove opportunità di carriera. Al suo posto le redini del gruppo passeranno a Sheila Harrington, che attualmente ricopre il ruolo di CEO di Free People Group, e aggiungerà il ruolo di CEO di Urban Outfitters alle attuali responsabilità.
Urban Outfitters ha inoltre avviato la creazione di una nuova warehouse in Kansas, con la quale punta a soddisfare il picco della domanda legata allo shopping online.
Le azioni di Urban Outfitters hanno chiuso la seduta di ieri in progressione di quasi 6 punti percentuali a Wall Street, per poi scivolare nell’after market, segno che i dati diffusi non hanno soddisfatto i mercato. Negli ultimi 12 mesi il titolo della società ha guadagnato 15 punti percentuali. Le azioni sono oggi scambiate a 30,31 dollari (24,8 euro).