La “catena del freddo” è essenziale per i vaccini

Sergio Scornavacca, direttore Industry & Consumer di Minsait
Minsait, società di consulenza negli ambiti digital & tech di Indra, sottolinea l’importanza di un’efficace rete di conservazione per l’imminente arrivo del vaccino contro il Covid-19. “Mentre volge al termine questo 2020 – afferma in una nota Sergio Scornavacca, direttore Industry & Consumer di Minsait, gli occhi del mondo sono puntati sulle aziende farmaceutiche e sulle autorità sanitarie che dovranno approvare i vaccini prodotti per combattere il virus del Covid 19. La distribuzione di centinaia di milioni di dosi di vaccino in tutto il mondo rappresenta il prossimo terreno di sfida che dovremo affrontare per porre fine al più presto a questa dolorosa pandemia”
“Le aziende farmaceutiche – fa sapere il manager – e le autorità sanitarie dei diversi Paesi dovranno fare i conti con le modalità di conservazione dei vaccini, per evitare il loro deperimento e garantirne l’efficacia: stando a quanto dichiarato da Pfizer-BioNtech, il vaccino da loro prodotto necessita di essere conservato a una temperatura che varia tra i -70° e i -80°C. Si tratta di una delle più grandi sfide logistiche che l’umanità abbia mai affrontato e, come ha riportato il Ministro della Salute Speranza durante una comunicazione al Parlamento del 2 dicembre, ‘la campagna di vaccinazione sarà imponente e richiederà uno sforzo senza precedenti'”.
In questo momento l’importanza di una catena del freddo altamente efficace è cruciale, in grado di mantenere intatte le proprietà dei prodotti dal momento in cui lasciano lo stabilimento, vengono immagazzinati, trasportati, fino a quando non vengono distribuiti e raggiungono il consumatore finale.
“In Italia – informa Scornavacca – il settore del freddo vale più di 10 miliardi di euro di fatturato e occupa più di 170 mila addetti, con una costante crescita prevista per gli anni a venire. Tuttavia, una crisi sanitaria come quella attuale, che ha messo alla prova l’agilità e la risposta delle offerte esistenti, ci fornisce anche la possibilità di innovare e di crescere investendo su nuove tecnologie e digitalizzazione”.
Tecnologie come l’Internet of Things, l’Intelligenza Artificiale, la Blockchain, la Cybersecurity, l’analisi e la robotica sono essenziali per formare una rete digitale integrata e sicura. L’obiettivo è creare una “Digital Supply Network” in grado di consentire alla filiera del freddo di essere integrata e comunicante, oltre a poter rispondere alle crescenti esigenze di sicurezza dei prodotti e a ridurre al minimo gli sprechi
“Ad esempio – conclude Scornavacca – implementando innovazioni, come sensor network e sistemi di posizionamento globale, si può contribuire a formare una mappa molto più precisa per monitorare ogni step della catena del freddo: è possibile sapere se la temperatura giusta è stata sempre mantenuta durante il viaggio, se lo sportello del contenitore è stato aperto e per quanto tempo, se il sistema di raffreddamento è stato spento, quanta energia è stata consumata, fornendo in real time degli alert o dei segnali che anticipano un possibile guasto. Uno dei principali vantaggi dell’utilizzo di queste tecnologie è il risparmio di carburante e la conseguente riduzione di emissioni in atmosfera. Si stima, infatti, che il 15% dell’energia globale derivante dai combustibili fossili viene utilizzata per la refrigerazione del trasporto alimentare. Ottimizzare i processi attraverso l’introduzione di Intelligenza Artificiale nei processi di ricezione, uscita o prelievo può contribuire a ridurre il consumo di energia e l’inquinamento”.