“Compra ora, paga poi” è il motto di Scalapay, la fintech che ha lanciato un anno fa in Italia una nuova piattaforma per fare acquisti dilazionando il pagamento in tre rate senza interessi. Per i venditori un’occasione per aumentare l’ordine medio e la conversione al checkout.
Dopo Liu-jo, Veralab e Pandora, anche Yamamay, Patrizia Pepe, Colmar e Calzedonia. La corsa di Scalapay non si arresta. In soli dodici mesi, Scalapay è diventata partner di oltre un migliaio di marchi internazionali per i quali, tramite il suo sito web scalapay.com, è diventata un formidabile catalizzatore di clienti. “Nel solo mese di novembre i brand convenzionati con Scalapay hanno ricevuto oltre mezzo milione di visite provenienti dal nostro sito”, spiega Simone Mancini, amministratore delegato della fintech.
Una crescita da capogiro confermata dagli utenti. “Fantastico, semplice, sicuro e immediato”, dice un utilizzatore della piattaforma. “Scalapay è un servizio eccellente che consente di togliersi qualche sfizio senza intaccare il bilancio mensile”, osserva un altro consumatore.
Ma perché integrare Scalapay nel proprio e-commerce o nel proprio negozio? “Perché ti consente subito di aumentare il ticket medio e di ridurre il tasso di abbandono del carrello”, risponde Riccardo Maria Monti, chairman di Triboo. “Grazie a Scalapay il nostro scontrino medio sul canale e-commerce è salito da 50 a 74 euro mentre l’incidenza di questo metodo di pagamento sulle nostre vendite online è diventata del 16% – conferma Stefano Finco, omnichannel director di Bata –. Ma la sorpresa più grossa l’abbiamo registrata con i negozi dove lo scontrino medio è cresciuto da 50 a 150 euro”.
Lo hanno capito molti negozianti che dopo l’estate hanno aderito entusiasticamente a Scalapay: da settembre, quando è partita la piattaforma dedicata ai punti vendita, ogni mese ben 500 negozi hanno apposto l’adesivo di Scalapay sulla propria vetrina.
Ma il bello deve ancora venire, assicura Simone Mancini. “Dopo il successo riscontrato in Italia e in Francia, ora siamo pronti ad accompagnare i nostri partner su altri mercati europei”, conclude l’amministratore delegato di Scalapay.