Smcp archivia i primi sei mesi dell’anno registrando ricavi a quota 372,8 milioni di euro, in calo del 31% (su base reported) sull’anno precedente. Un risultato su cui hanno impattato le misure di lockdown, anche se nella Cina continentale, nel corso del secondo trimestre, le vendite sono gradualmente migliorate fino al ritorno alla crescita in giugno. L’ebitda adjusted del gruppo, cui fanno capo i brand Sandro, Maje, Claudie Pierlot e De Fursac, è risultato in contrazione del 60,9% a 55,1 milioni, mentre la perdita si è attestata a quota -88,5 milioni, dall’utile di 17,2 milioni dell’anno precedente.
“I nostri risultati sono stati fortemente influenzati dalla pandemia di Covid-19”, ha commentato il CEO Daniel Lalonde. “Tuttavia, abbiamo implementato forti misure per mitigare gli impatti della crisi, riducendo i costi operativi e gli investimenti, assicurando la liquidità e adeguando le collezioni”. Il gruppo “è ben attrezzato per affrontare questo periodo difficile poiché i suoi fondamentali rimangono solidi: beneficiamo di un portafoglio di marchi internazionali ben bilanciato geograficamente, una forte posizione nell’e-commerce e un’agile organizzazione”.