Wolford, brand di lingerie, collant e bodywear di lusso, chiude l’esercizio fiscale calcolato nel periodo compreso tra maggio 2019 e aprile 2020 con ricavi in calo del 13,6 per cento. Il fatturato, infatti, si è attestato a 118,5 milioni di euro contro i 137,2 dell’anno precedente. Come si apprende dalla nota, a pesare negativamente sono stati i mesi di marzo e aprile quando, durante il lockdown, le vendite sono diminuite di circa il 60 per cento. Gli sviluppi socio-economici della pandemia di Covid-19 hanno lasciato il segno anche sui margini del brand, con il risultato operativo sceso dal rosso di 9 milioni di euro dell’anno precedente agli attuali -28,7 milioni. Anche la perdita al netto delle imposte è passata da 11,1 milioni a 27,4 milioni di euro. Il management prevede tuttavia di tornare alla redditività a livello operativo nel 2021.
“Il nuovo board, entrato in carica lo scorso autunno, ha prontamente reagito alla crisi rispondendo con piani di lavoro a orario ridotto nonché, dalla fine di marzo, con la conversione di parte delle proprie strutture per ospitare la produzione di mascherine e soddisfare la crescente domanda mondiale, una mossa che ha sicuramente attutito il calo degli altri ricavi”, recita la nota.
L’azienda austriaca quotata alla Borsa di Vienna era passata nel marzo 2018 sotto il controllo dei cinesi di Fosun, la holding di Shanghai da oltre 10 miliardi di euro che detiene anche Lanvin, Club Med e Caruso.