Italia Independent ha chiuso il 2019 registrando un fatturato netto consolidato di 7,768 milioni di euro, in flessione del 59,9% sull’anno precedente. Tale diminuzione “è dovuta esclusivamente alla ristrutturazione delle attività distributive dirette e indirette che ha portato alla rifocalizzazione su alcuni mercati e la chiusura di quasi tutti i punti vendita di proprietà e in franchising, eccezion fatta per il punto vendita di Milano sito in via Montenapoleone”, riporta la nota ufficiale. Il margine lordo si è attestato a quota 4,483 milioni (contro un risultato di 12,454 milioni nel 2018), l’ebitda è risultato negativo per 5,99 milioni (-1,181 milioni nel 2018), così come l’ebit è stato di -13,914 milioni (-8,883 milioni nel 2018). Il risultato netto è stato negativo per 14,258 milioni (-6,086 milioni l’anno scorso).
“L’esercizio 2019 consuntiva, per Italia Independent Group, gli effetti economici pesanti, ma indispensabili, derivanti da una profonda pulizia di portafoglio, dalla dismissione di attività non core, dalla revisione dei valori dei nostri asset, della ristrutturazione di organizzazione e processi operativi”, ha commentato l’AD Marco Cordeddu. “È stata un’attività propedeutica al piano di rilancio della Società che stiamo continuando in una logica di ‘continuous improving’ in modo da assicurare la sempre maggiore rispondenza tra la continua evoluzione della domanda e delle abitudini dei mercati e il nostro modello di business. Sono soddisfatto del lavoro fatto fino ad oggi, c’è moltissimo ancora da fare, ma tutti i principali obiettivi di business, come il lancio della collezione CR7, sono stati conseguiti nei tempi”.
“L’insorgere dell’emergenza Covid-19 ha rallentato la raccolta del frutto del nostro lavoro, ma non pregiudicherà né i risultati né il percorso di crescita mirato a raggiungere i traguardi ambiziosi che ci siamo posti”, ha aggiunto il manager. E, proprio a causa della pandemia, la società ha rivisto gli obiettivi 2020 e il business plan al 2023. L’aggiornamento prevede, come riporta la nota, “un 2020 in ribasso che assorbirà gran parte dell’effetto Covid-19 mentre negli anni 2021-2023 si riprenderà il percorso di crescita costante dei ricavi preventivato fino a circa 40 euro milioni nel 2023”. Quindi, “l’effetto combinato tra crescita di ricavi e una maggiore efficienza dei costi porterà la società ad una sostanziale parità di risultato netto nel 2021 e a un 2022 con una stima di ebitda di 5,8 euro milioni e un risultato netto superiore a 3,0 euro milioni”.