La pelletteria accusa il colpo dell’emergenza Covid-19. A poco più di due mesi dal lockdown e appena all’inizio di una timida ripresa, i numeri del settore risultano negativi. Combinando i dati dell’ultima indagine di Confindustria moda con quelli di sondaggi e indagini rapide effettuati tra i propri associati, Assopellettieri registra che nel primo trimestre 2020 le imprese di pelletteria hanno subito un drastico calo medio del fatturato del 37%, gli ordinativi si sono invece ridotti mediamente di circa il 45 per cento. Completa il quadro l’indice Istat della produzione industriale per il settore, che registra nel mese di marzo un forte decremento: -57% circa su marzo 2019.
“Guardiamo al futuro ma abbiamo bisogno di essere ascoltati da parte del governo”, ha dichiarato il presidente di Assopellettieri Franco Gabbrielli in merito alla crisi del comparto. “Non scopriamo nulla di nuovo, ci eravamo preparati a dei numeri ‘difficili’ ed eccoli qui. La chiave ora non è guardare al passato ma rimettersi immediatamente in moto per recuperare il terreno perso. In questo momento quello che ci preoccupa non è certo la capacità di reazione delle nostre aziende, ma il ruolo fondamentale deve essere svolto dal governo che deve metterci nelle condizioni di ripartire. Serve un intervento strutturale, è necessaria la liquidità tanto promessa ma che fino ad oggi in pochissimi hanno visto (e con tante difficoltà): è necessario semplificare le procedure e i tempi per ottenerla, sono essenziali provvedimenti più forti in tema fiscale e un concreto sostegno all’export che rappresenta l’85% del fatturato delle nostre imprese”.
Anche Andrea Calistri, vicepresidente di Assopellettieri con delega al Distretto Toscano, ha commentato: “Sappiamo bene che il 60% del numero assoluto è rappresentato dal tessuto toscano. Per la Toscana si tratta di un problema imponente perché coinvolge anche tutta la filiera conciaria. La crisi c’è: la preoccupazione è a tutti i livelli e in particolare tra le piccole e medie imprese. Per questo Assopellettieri sta lavorando a soluzioni a tutto campo per aiutare le imprese a risollevarsi”. Tra queste, una serie di progetti e di opportunità che riguardano il marketing strategico e l’affiancamento per rientrare sul mercato con produzioni di tendenza. Le imprese, si legge nella nota, saranno aiutate anche nelle operazioni di affidamento bancario finalizzate alla ristrutturazione e agli investimenti necessari per il rilancio sul mercato.