In attesa della pubblicazione dei risultati preliminari relativi al primo trimestre 2020, in programma il prossimo 9 giugno, Macy’s ha fornito alcune previsioni sull’andamento del business. La catena di grandi magazzini statunitense stima che nel periodo potrebbe subire una perdita operativa compresa tra 905 milioni e 1,1 miliardi di dollari, e prevede che le vendite nette raggiungano i 3 miliardi di dollari rispetto ai 5,5 miliardi registrati nell’analogo periodo del 2019. La performance dell’azienda, infatti, a febbraio è stata solida, ma a marzo e ad aprile è stata significativamente impattata dalla chiusura degli store e la perdita di vendite dai negozi è stata solo parzialmente compensata dal costante aumento dell’attività digitale registrato ad aprile.
“Questo è un momento difficile per il Paese, per il retail e per Macy’s. Il Covid-19 ha avuto un impatto sulla vita di molti dei nostri colleghi e clienti, pertanto la salute e la sicurezza rimangono la nostra massima priorità. Il 18 marzo abbiamo chiuso tutti i nostri negozi Macy’s, Bloomingdale’s e Bluemercury e questo ha avuto un peso significativo sui risultati del primo trimestre”, ha dichiarato il presidente e amministratore delegato Jeff Gennette.
Macy’s ha iniziato a riaprire i negozi il 4 maggio e si aspetta che altri 80 punti vendita riaprano per il weekend del Memorial day. “Con due settimane di risultati dai negozi riaperti, la domanda dei clienti è moderatamente più alta di quanto ci aspettassimo. Prevediamo che gli affari si riprendano gradualmente”, ha proseguito l’AD.
Prosegue, nel frattempo, il piano precedentemente annunciato dalla società per accedere a finanziamenti aggiuntivi. Il mese scorso, infatti, il gruppo di grandi magazzini aveva arruolato la banca di investimento Lazard per valutare le sue finanze ed elaborare un piano di ristrutturazione del debito. “Siamo fiduciosi di ottenere questo finanziamento prima che sia necessario, consentendoci di migliorare la nostra flessibilità finanziaria”, ha concluso Gennette.