Ratti, nel trimestre ricavi a -26,6%

PH: Ratti Spa
Il Covid-19 pesa sul primo trimestre 2020 di Ratti che archivia il periodo registrando un fatturato pari a 23,3 milioni di euro, in diminuzione del 26,6% sullo stesso periodo dell’anno precedente. “La situazione di emergenza legata alla diffusione del virus a livello globale – si legge nella nota ufficiale – ha infatti comportato significative restrizioni alle attività del gruppo, tra cui la progressiva sospensione dei flussi produttivi e logistici e la conseguente significativa diminuzione delle vendite nella seconda parte del trimestre”.
Considerando le diverse aree di business, hanno registrato un calo il polo Luxe (-33,1% a 10,9 milioni), così come, tra gli altri, quello Collezioni (-25,6% a 5,4 milioni) e Fast Fashion (-52% a 1,1 milioni). In crescita, invece, la performance del polo Studio, che registra una aumento del 25,7% a quota 1,992 milioni “grazie al buon andamento delle vendite di accessori in licenza nella prima parte del trimestre”.
A livello geografico, è stato registrato un calo in tutti i principali mercati di sbocco, come Italia (-36,6% a 9,5 milioni), Europa (-20,7% a 7,7 milioni), Usa (-33,6% a 1,2 milioni) e negli altri Paesi (-9,1% a 4,3 milioni) fatta eccezione per il Giappone, dove Ratti ha registrato un incremento del 18,6% a 0,5 milioni.
Per quanto riguarda la fase attuale, “la clientela della società, principalmente rappresentata dai grandi brand del lusso mondiale, sta registrando una significativa contrazione delle vendite, diretta conseguenza dell’emergenza sanitaria tuttora in corso nei principali mercati di riferimento e dei relativi impatti sul normale svolgimento delle attività”. In questo contesto, pertanto, “l’evoluzione dell’anno 2020 per il gruppo dipenderà dalle tempistiche di stabilizzazione della situazione sanitaria, sociale ed economica a livello globale, condizione necessaria per il progressivo recupero dei consumi”.