“Non licenzieremo nessuno”. L’emergenza Coronavirus non ha sbiadito l’ottimismo di Brunello Cucinelli che in un’intervista pubblicata oggi da La Stampa fa il punto della situazione dopo oltre un mese di lockdown. “Non voglio fare a meno delle competenze che mi hanno permesso di arrivare fino a qua. In cambio ho chiesto due cose: la disponibilità a lavorare mezz’ora in più al giorno e lavorare in agosto tranne una settimana. Questo significa che in poco tempo recupereremo le settimane perse”, dichiara l’imprenditore, la cui azienda ha chiuso lo scorso anno con ricavi pari a 607,8 milioni di euro (+9,9%). Attualmente il marchio, che si sta concentrando sulla preparazione dei campionari per l’estate 2021, ha riaperto con una forza lavoro al 25%, in primis il reparto prototipia e stile, mentre c’è chi procede in modalità smart working. Al lavoro anche in Cina dove l’azienda conta 200 dipendenti.
Per quanto concerne le strategie nazionali, Cucinelli crede sia meglio affidarsi agli scienziati e ritiene non sia essenziale riaprire le scuole prima della fine dell’anno scolastico: “Ci sono regioni come la mia che sono state meno colpite. Credo che ogni governatore si debba rendere conto di quello che è possibile fare e quello che non è possibile. Occorre una mediazione. Io sono un ottimista matematico, mi baso su quello che è accaduto nella storia. E mi baso sull’esperienza. Per questo quando ho visto quello che stava accadendo in Lombardia ho subito reagito chiudendo il 30 gennaio l’azienda senza aspettare che me lo imponessero”, spiega il manager che ha successivamente cercato mascherine e respiratori distribuiti agli ospedali umbri.
Cucinelli fa eco ad Armani per quanto concerne la necessità di riallineare le proposte in negozio con la stagionalità corrente e annuncia, a sorpresa, l’assenza dalla prossima edizione di Pitti Uomo: “Fare Pitti il 2 settembre non serve a niente, io l’ho detto chiaramente e non ci saremo”. Sul futuro conclude: “Ci vorranno due anni per riequilibrarci, quindi la programmazione deve essere triennale, l’orizzonte a cui guardare è il 2021-2022”.