Brunello Cucinelli dimostra la sua solidità, registrando solo un leggero rallentamento delle vendite nel primo trimestre grazie alla limitata esposizione dell’azienda alla Cina, dove l’epidemia di Coronavirus è iniziata alla fine dello scorso anno.
Il fatturato rimane, infatti, sostanzialmente in linea con il 2019. I ricavi netti preliminari sono scesi del 2,3% a cambi correnti a 156,7 milioni di euro. Il risultato rispecchia un inizio 2020 molto positivo, accompagnato da incrementi dei sell-out di vendita delle collezioni primavera/estate, prima che le dinamiche del trimestre fossero impattate dalla chiusura di un importante numero di boutique. Le vendite sono diminuite del 27,1% in Cina e del 13,9% nel mercato domestico. L’Europa cede il 2,2%, mentre crescono Nord America (+9,5%) e resto del mondo (+6,6%). Resistono multimarca wholesale (+1,8%) e monomarca wholesale (+0,4%), mentre il retail perde il 7,2 per cento.
Il trend negativo è sintomo di un “momento fortemente congiunturale, quindi ben diverso da quel 2008, anno critico che invece fu strutturale, dove con difficoltà si riusciva ad avere una visione del futuro”, ha commentato il presidente e amministratore delegato Brunello Cucinelli. L’impatto sui conti sarà maggiore nel secondo trimestre, costringendo la società a rivedere gli obiettivi economici che si era prefissata per il 2020, ma il ritorno alla normalità e a una “bella crescita” è atteso già a partire dal 2021.
Tra le caratteristiche che permettono alla società di guardare al futuro con speranza, vi sono la flessibilità della struttura produttiva, localizzata per il 75% in Umbria e composta da 364 laboratori artigiani che impiegano circa 5mila persone, la solidità della relazione con fornitori e façonisti e il basso livello di indebitamento.
Il gruppo ha comunque ritirato la proposta di distribuzione del dividendo sugli utili del 2019. La decisione, si legge nella nota, slitta all’ultimo trimestre dell’anno, “in caso di riequilibrio del contesto economico globale e con prospettive aziendali positive per il 2021”. Il Cda, inoltre, ha revocato l’Assemblea ordinaria e straordinaria, attesa il 23 aprile, annunciando una nuova convocazione per il prossimo 21 maggio.