India blindata. Un’altra mega-filiera in lockdown

Narendra Modi
Si chiude un’altra filiera importante del tessile mondiale. Dopo quella cinese e poi, in questi giorni, quella italiana, il contenimento del Covid-19 porta al lockdown nazionale dell’India. Al fine di contenere la diffusione del virus, il Primo ministro Narendra Modi ha ordinato l’isolamento totale della nazione per tre settimane, fino al 14 aprile. Ritenendo che il distanziamento sociale sia l’unico modo per interrompere il ciclo d’infezione, in un discorso televisivo alla nazione il capo del governo ha avvertito: “Se non gestiamo bene questi 21 giorni, l’intero Paese tornerà indietro di 21 anni”.
Tutti i servizi di prima necessità rimarranno accessibili, mentre i negozi, gli stabilimenti commerciali, le fabbriche, gli uffici, i mercati e i luoghi di culto saranno chiusi e gli autobus e le metropolitane interstatali saranno sospesi. In questo periodo, anche l’attività di costruzione sarà interrotta.
Il blocco totale a livello nazionale coinvolge anche il settore dell’abbigliamento, impattando l’industria del tessile. L’export della filiera rischia una brusca battuta d’arresto. Secondo i dati segnalati da MF Fashion, nel distretto di Tirupur, uno dei tre maggiori hub di produzione del Paese, insieme a Delhi e Bangalore, circa il 36% delle esportazioni è diretto in Europa, il 34% negli Stati Uniti e il resto in altre parti del mondo. Inoltre, la riconversione della produzione non sembra essere una possibilità attuabile nell’immediato a causa delle precarie condizioni in cui vertono molti lavoratori. Per questo motivo, i leader sindacali hanno negoziato al fine di garantir loro maggiore sicurezza e migliori condizioni economiche.