I colossi americani Nike e Apple rispondono all’emergenza sanitaria globale chiudendo i propri store per arginare la diffusione del Covid-19. Il numero uno dello sportswear ha infatti annunciato la chiusura, fino al 27 marzo, di tutti i suoi negozi negli Stati Uniti, in Canada, Europa occidentale, Australia e Nuova Zelanda per contribuire a limitare i contagi. In Corea del Sud, Giappone, gran parte della Cina e in “molti altri Paesi” – ha precisato Nike – i negozi rimarranno ancora aperti e la situazione verrà valutata quotidianamente. Secondo quanto riferito dalla Cnbc, durante lo stop, ai dipendenti verrà garantito l’intero stipendio. A fine 2019, Nike contava 384 negozi nei soli Stati Uniti.
Decisione affine anche per Apple, che, dopo gli store italiani, ha annunciato la chiusura di tutti i suoi punti vendita nel mondo fino al 27 marzo. A restare aperti saranno solo i 42 store cinesi che hanno di recente ripreso le attività. “Nei nostri luoghi di lavoro e nelle nostre comunità – ha spiegato su Twitter Tim Cook, CEO di Apple – dobbiamo fare tutto il possibile per prevenire la diffusione del Covid-19. Apple chiuderà temporaneamente tutti i negozi al di fuori della Cina fino al 27 marzo e si impegna a dare 15 milioni per aiutare la guarigione in tutto il mondo”.
Ad oggi, stando a quanto rilevato dalla Jonhs Hopkins University nel suo monitoraggio sull’andamento della pandemia, i contagi da Coronavirus nel mondo hanno superato i 150mila casi mentre il bilancio dei morti, a livello mondiale, è sopra i 5.600 casi. Sono 72mila, invece, le persone guarite.