Bianchi e Nardi 1946, che ha chiuso il 2019 con un fatturato di 14 milioni di euro, rende omaggio alla terra del Sol levante con la sua nuova capsule collection Kimono Bag per la P/E 2020.
La borsa, che la maison ha presentato per la prima volta nel 1978, torna per la prossima stagione come ambasciatrice della cultura giapponese. Cinque preziosi modelli, declinati in versione top-handle e versione clutch, rappresentano simbolicamente il nuovo passo dell’azienda toscana verso il mercato asiatico, tra i protagonisti di un importante sviluppo retail in fase di pianificazione da qui al 2021. La maison sta, inoltre, valutando l’apertura di un terzo flagship store in America, nonché l’espansione in territorio mediorientale con operazioni di shop in shop e store in franchising.
“La strategia di Bianchi e Nardi 1946 nel medio termine è quella rafforzare il canale retail con l’apertura di spazi personalizzati, che esprimano al meglio l’identità e il dna del marchio, sostenuta poi dai deal con una seleziona rete di clienti wholesale”, precisa Gabriele Bianchi, legale rappresentante e amministratore delegato, nonché socio dell’impresa manifatturiera.
Al contempo l’attenzione del marchio si concentrerà altresì sulla vendita online, con un progetto e-commerce che ha preso il via nel 2020.
Alla progressione contribuirà anche il recente rafforzamento della capacità produttiva dell’azienda, che nel 2019 ha acquistato una nuova unità all’interno della quale sono nati due reparti di prototipia e modelleria. La medesima operazione ha interessato anche la struttura di Scandicci, rinnovata in chiave green, al fine di rendere sempre più sostenibile sia la produzione che il prodotto stesso: in primis introducendo pellami trattati con conce vegetali e che non contengano dunque sostanza inquinanti; o ancora effettuando una scrematura dei fornitori, selezionati tra coloro che dimostrano di essere in linea con gli standard qualitativi e di rispetto per l’ecosistema.