Il Coronavirus non spaventa Misaf, il salone calzaturiero di produttori cinesi in programma a Milano dal 10 al 12 giugno prossimi. “Nonostante la delicata situazione attuale dettata dal Coronavirus, siamo fiduciosi e positivi che le misure messe in atto a livello nazionale e internazionale permetteranno il regolare svolgimento della fiera”, hanno fatto sapere gli organizzatori della kermesse in occasione della conferenza stampa tenuta ieri. “Stiamo proseguendo con l’organizzazione di Misaf 2020 e siamo qui oggi a Milano proprio per presentarvela e raccontare le principali novità”.
All’edizione di quest’anno, la seconda da quando è nato il progetto lo scorso anno, parteciperanno circa 100 espositori, provenienti dalle principali zone di produzione, quali Zhejiang, Fujian, Guangdong, Sichuan, Shandong e Jiangsu le quali, insieme, rappresentano il 70-80% dell’export dell’intera produzione calzaturiera cinese. L’offerta espositiva sarà varia, presentando sia calzature con il “miglior rapporto qualità-prezzo-design”, sia alcune “eccellenze del ‘made in Cina’ per qualità, sostenibilità, tecnologia e innovazione”.
Tra le novità della prossima edizione, c’è la collaborazione con la Scuola di Scenografia dell’Accademia di Brera, indirizzo specialistico di Scenografia per il Cinema e la tv. L’accordo, come raccontato da Francesco Pagliariccio, insegnante dell’istituto, “ha per oggetto la realizzazione di installazioni e personalizzazioni di aree espositive della fiera Misaf, che saranno ideate dagli studenti iscritti a Cinema e TV e che verranno realizzate a cura del committente stesso”.
Tra le altre collaborazioni avviate da Misaf, c’è quella con Federazione Moda Italia. “Le manifestazioni fieristiche rappresentano per i buyer uno strumento strategico per fare relazione, ricerca di prodotto e sviluppo del business e Federazione Moda Italia-Confcommercio rappresenta 30mila punti vendita del dettaglio moda, abbigliamento, calzature, pelletterie, accessori, articoli sportivi e tessile per la casa in Italia”, ha commentato il segretario generale Massimo Torti. “Ci fa piacere, dunque, quando eventi fieristici, come Misaf, pensano a soluzioni utili a coinvolgere in modo adeguato il retail italiano, agevolandone la partecipazione e l’incremento della conoscenza del prodotto e della lavorazione”.
L’Italia, e nello specifico Milano, rappresentano una destinazione importante per il business calzaturiero cinese. Secondo le statistiche doganali del territorio, infatti, da gennaio a novembre 2019, il valore totale delle esportazioni ammonta a 42,9 miliardi di dollari, a fronte di 5,1 miliardi di importazioni. Nello specifico, dall’Ue la Cina importa calzature per 1 miliardo di dollari, di cui 776 milioni dall’Italia (principalmente scarpe in pelle che rappresentano il 69% delle scarpe in arrivo dall’Italia).