Un indice per misurare l’andamento delle strategie social dei brand. È questo, in sostanza, il Social Luxury Index sviluppato da Altagamma e Accenture. Le parti hanno preso in esame le conversazioni spontanee inerenti al Luxury-Made in Italy sui canali social per un intero anno e, nello specifico, le performance delle realtà associate ad Altagamma e appartenenti alle categorie fashion, automotive, hard luxury, design, food, hotellerie, yachts e altro. L’analisi considera cinque parametri social, ovvero presenza geografica, share of voice, sentiment delle conversazioni, coinvolgimento delle persone e di eventuali ambassador. Ciò che è emerso dall’indagine è “la maturità con cui fashion e automotive guidano le conversazioni”, si legge nella nota ufficiale. Questi due settori, infatti, “sono in grado di raggiungere la propria audience sui social, di fatto essendo protagonisti del 90% delle discussioni analizzate”. Anche se i commenti più positivi vengono registrati dalle categorie food, ospitalità e nautica.
L’analisi, inoltre, ha messo in evidenza le opportunità di crescita nei social market emergenti dell’Asia e del Pacifico. Russia e Cina, per esempio, rappresentano circa il 30% del mercato globale del lusso, ma vi è un presidio ancora basso del lusso Made in Italy, che si attesta attorno al 28 per cento.
“La capacità dei brand di comunicare sui social in maniera strategica e coerente con il posizionamento di mercato è fondamentale ed è un elemento da tenere in particolare considerazione per le aziende premium o luxury”, ha commentato Alessandro Zanotti, managing director Accenture Retail&Fashion Consulting Global.