Adidas batte le attese, spinta dall’Asia-Pacific e dal mercato americano. Nel terzo trimestre (concluso il 30 settembre scorso), il numero due dello sportswear mondiale ha registrato ricavi in aumento del 9% a 6,4 miliardi di euro e utili in calo del 2% a 644 milioni. Il dato dei profitti ha comunque battuto le attese del mercato, ferme a 635 milioni (consensus FactSet).
A cambi costanti, il giro d’affari del gruppo guidato da Kasper Rorsted aumenta del 6%, in accelerazione rispetto al +4% del primo semestre. Guardando ai singoli mercati, nei tre mesi trainano le performance del Nord America (+10%), dell’Asia Pacific (+8% con la Greater China in progressione dell’11%) e dell’Europa (+3 per cento). La crescita di Adidas, si legge nella nota, “è stata guidata da tutti i canali di vendita, con l’accelerazione dei ricavi wholesale e la progressione double-digit del business direct-to-consumer. Quest’ultimo è stato sostenuto dal +14% dell’e-commerce”.
Nei primi nove mesi del 2019, l’utile è aumentato del 13,5% a 1,8 miliardi di euro, a fronte di ricavi a +7% per 17,8 miliardi.
“Confermiamo la guidance per l’intero anno e restiamo fiduciosi rispetto a un’accelerazione significativa nel quarto trimestre – ha commentato il CEO Rorsted -. Il 2019 sarà un anno record, nonostante alcune sfide, e sarà un’altra pietra miliare verso il raggiungimento dei nostri obiettivi al 2020“.
In mattinata le azioni di Adidas guadagnavano oltre il 3% alla Borsa di Francoforte. “Il titolo del gruppo di Herzogenaurach – spiega Bloomberg – è cresciuto di oltre il 50% quest’anno ed è in linea con il suo quinto balzo annuale consecutivo”.