Meglio tardi che mai: anche gli angeli di Victoria’s Secret scoprono l’inclusività. Il marchio di lingerie del gruppo L Brands ha arruolato per la prima volta una modella plus size, Ali Tate Cutler. La ragazza è tra le protagoniste della campagna per la collezione Bluebella for Victoria’s Secret. La griffe sembra aver compreso, con notevole ritardo, che la chiave per attrarre le giovani consumatrici è proporre anche modelle che si discostano dai consueti standard di bellezza.
Solo un anno fa l’ex chief marketing officer di L Brand Ed Razek dichiarava disinteresse per indossatrici curvy o transgender. Questa estate Victoria’s Secret ha scelto la sua prima modella transgender Valentina Sampaio, e adesso fa spazio anche a corpi più generosi. “Credo di essere la prima taglia 44 a lavorare con Victoria’s Secret”, dichiara entusiasta Ali Tate Cutler su Instagram, a cui fanno seguito dozzine di commenti di incoraggiamento.
Il cambio di strategia del colosso americano arriva dopo la notizia della cancellazione dell’annuale sfilata, allestita per ben 24 anni ma sempre più sofferente in termini di ascolti televisivi. Inoltre, durante la recente edizione della New York fashion week, molti hanno sottolineato l’ascesa di Savage x Fenty, brand di underwear di Rihanna che con uno show all’insegna dell’inclusività ha preso le distanze dal format stereotipato di Victoria’s Secret.
Con maggior frequenza anche i marchi del lusso si stanno affacciando al mercato curvy, come testimoniano le collezione pensare da marchi quali Diane von Furstenberg e Marc Jacobs per l’e-tailer specializzato 11 Honoré. La top model plus size Ashley Graham è stata opzionata per le sfilate di Tommy Hilfiger, Michael Kors, Dolce & Gabbana, Christian Siriano ed è sempre più spesso protagoniste delle copertine di blasonati fashion magazine.
A scoprire le forme curvy è, inoltre, la moda maschile, come recentemente testimoniato dal successo di Brawn, una divisione speciale dell’agenzia Img Models, dedicata esclusivamente a modelli plus size.
Victoria’s Secret sembra aver finalmente compreso l’importanza dell’inclusività, ma riuscirà a recuperare il terreno già ampiamente battuto dai suoi competitor?
Nel 2018, L Brands ha registrato vendite nette a quota 13,237 miliardi di dollari (circa 11,63 miliardi di euro), in aumento rispetto ai 12,632 miliardi del 2017. Ma, a contribuire alla crescita, è stato soprattutto il brand Bath & Body Works, che ha chiuso a 4,631 miliardi (4,148 nel 2017), mentre Victoria’s Secret ha registrato vendite per 7,375 miliardi, in calo rispetto ai 7,387 dell’anno precedente, confermando il trend negativo degli ultimi trimestri. A inizio 2019 il player della lingerie ha annunciato la chiusura di 53 store.