La realtà mantovana da 100 milioni di euro procede a marce serrate: nuovi prodotti, alta qualità e grande attenzione alla sostenibilità. Il tutto mettendo le persone al centro con il lancio di Areas, la prima academy aziendale per formare le risorse del futuro.
Innovazione, ambizione e competenza. Sono queste le parole chiave che descrivono Trerè Innovation, la realtà mantovana con sede ad Asola specializzata nella produzione e nella distribuzione di calze, intimo e abbigliamento ad alto contenuto tecnico. Nata negli anni ‘50 in qualità di calzificio, è con l’ingresso di Marco Redini, figlio e nipote rispettivamente dei fondatori Luigi e Guido, che l’azienda percepisce le potenzialità dell’activewear e ci si dedica in maniera esclusiva. Dagli anni ‘80, pertanto, complice l’expertise sviluppata dalle vecchie generazioni e la visione lungimirante della nuova, Trerè si fa protagonista di una crescita senza precedenti che la porterà, nel 2019, a raggiungere il traguardo dei 100 milioni di euro, con l’obbiettivo, nel medio periodo, dei 250 milioni. Trerè, nello specifico, realizza prodotti che spaziano dagli sport invernali alla corsa, dal ciclismo all’outdoor fino al trekking, all’alpinismo, al motorsport e alla moda funzionale per marchi quali Armani, Rossignol, Jeep, Replay, a cui si aggiungono i telai delle biciclette Titici. Oltre alle licenze, vi è il brand di proprietà Uyn (Unleash your nature), lanciato nell’autunno/inverno 2018-19 e già sponsor di otto tra le migliori squadre nazionali di sci (Italia, Austria, Francia, Germania, Slovenia, Russia, Slovenia e Stati Uniti), fornitore della nazionale austriaca di sci alpinismo nonché partner dei team di vela delle classi TP52 (Quantum Racing), Melges 32 (G3BAU Sailing Team) e Melges 20 (Brontolo Racing). Un insieme di collaborazioni sospinte dal connubio tra estetica e performance proposto da Trerè, il cui obiettivo, per il futuro, è quello non solo di offrire prodotti sempre innovativi, ma anche di creare una vera e propria community che condivida i valori dell’azienda. Proprio per questo, Redini ha scelto di cimentarsi in un nuovo e ambizioso progetto: Areas – Academy for Research and Engineering in Apparel for Sport, ovvero il laboratorio high-tech dedicato alla ricerca e sviluppo che si estenderà per oltre 3.500mq proprio ad Asola. Questo si avvarrà inoltre della collaborazione con il CeRiSM, il centro di ricerca nell’ambito Sport e Salute dell’Università di Verona, così che la struttura possa offrire un’analisi completa delle prestazioni e un supporto continuo a sportivi e atleti professionisti. Il laboratorio effettuerà inoltre analisi complete sui materiali e, grazie alla galleria del vento a clima controllato, sarà possibile testare i capi nelle condizioni più estreme. Il programma partirà da questo ottobre ed accoglierà, ogni anno, 150 giovani provenienti da tutto il mondo la cui istruzione spazierà dal marketing allo sviluppo prodotto, così da formare le figure professionali di domani le quali a fine percorso (ma solo le più meritevoli) verranno inserite nelle diversi sedi del gruppo dislocate tra Europa, Asia e America. Alle giovani reclute verrà offerto un rimborso spese, vitto e alloggio gratuito all’interno del campus dell’academy, e anche un’auto, così che possano scoprire quanto il territorio ha da offrire. Quest’ultimo riveste un ruolo determinante nel definire l’identità dell’azienda e il rispetto dello stesso ne è all’ordine del giorno. Dallo scorso marzo, infatti, tutta l’energia consumata in azienda proviene da fonti rinnovabili, sia quella acquistata che quella autoprodotta. Inoltre, Trerè vanta le certificazioni SteP (Sustainable Textile Production) by Oeko-Tex, che garantisce la sostenibilità dei processi tessili, e la Oeko-Tex Standard 100, che assicura che ogni prodotto sia privo di sostanze nocive. Il prossimo obiettivo, a livello di certificazioni, è il Made in Green by Oeko-Tex, per fare in modo che tutti i siti produttivi e i fornitori rispettino i requisiti Oeko-Tex, in modo da rendere, entro il 2022, total green tutta la filiera. L’azienda rispetta anche il regolamento REACh (Registration, Evaluation and Authorization of Chemicals) dell’Unione Europea sulla corretta e sicura gestione delle sostanze chimiche, e su tutte le sue confezioni è inoltre impresso il logo Fsc (Forest Stewardship Council), il quale attesta che le confezioni sono realizzate con un materiale proveniente da foreste gestite in maniera responsabile. E per il futuro? Redini non ha dubbi, si punterà sullo sviluppo di nuovi prodotti ed alleanze. Non a caso, l’azienda si è appena cimentata nel lancio delle sue prime scarpe knitted con lavorazioni tridimensionali, ma l’obiettivo è quello di ampliare il portfolio a nuovi prodotti e di diventare “i numeri uno, in primis con le biciclette”.
L’azienda sarà presente, con il suo brand Uyn, all’imminente edizione di Outdoor by Ispo, la più grande fiera d’Europa dedicata al settore outdoor (Monaco di Baviera, 30 giugno – 3 luglio). Durante la kermesse, la realtà mantovana presenterà un’anteprima della collezione P/E 2020 dedicata allo sport e all’attività all’aria aperta. Presso lo stand (Hall B5, Booth 102), i visitatori potranno scoprire la nuova linea di intimo ultraleggero e high-tech, e le nuove collezioni studiate per il running, la mountain bike, l’e-bike e la bicicletta. Allo stesso modo, Uyn sarà presente con il proprio stand (Hall N1, Booth 500) anche a Ispo Shanghai (5 – 7 luglio) con una preview incentrata sulla libertà di movimento e sulla traspirazione.