Multibrand, multicanale, internazionalizzazione e innovazione. Sono queste le parole chiave che descrivono Space 2000, l’azienda italiana che, al 30 aprile 2018, contava su ricavi per circa 36 milioni di euro. La realtà piemontese ha un portafoglio di circa una decina di marchi tra quelli di proprietà e quelli in licenza, tra cui Bomboogie e Macchia J, entrambi presenti all’attuale edizione di Pitti Uomo. Macchia J, in particolare, è al proprio debutto alla kermesse fiorentina, a cui presenterà un’offerta “fortemente focalizzata sul made in Italy e rivolta all’uomo sempre più informale. Proprio per questo, vogliamo spingere il marchio sul mercato asiatico, in quanto più sensibile e attento a questa tipologia di prodotto”, spiega a Pambianconews Manuele Musso, AD, insieme al fratello Cristiano (entrambi seconda generazione di imprenditori) di Space 2000.
L’Asia, non a caso, rappresenta un indirizzo strategico per il gruppo che, sul territorio, è intenzionato a spingere l’acceleratore, in primis con il brand ammiraglio Bomboogie. Il marchio genera il 35% dei propri ricavi all’estero e conta una presenza in Europa e in Asia, qui, in particolare, nella Russia Asiatica, in Giappone e in Corea del Sud. Paese, quest’ultimo, che “deve fungere da trampolino di lancio per entrare in Cina e, più in generale, in tutta l’Asia”. Il brand conta poi su una distribuzione che fa leva su molteplici canali, ovvero outlet, wholesale, retail. Quest’ultimo conta cinque negozi monomarca presenti esclusivamente sul mercato italiano, a cui si aggiungono una trentina di soft corner. L’intenzione, per il prossimo futuro, è quella di sviluppare questo canale sia attraverso spazi co-gestiti con department store e multibrand, sia attraverso il franchising. A questi si aggiunge poi il canale e-commerce che, a quattro anni dal lancio, conta per il 3/4% sul giro d’affari del brand, con l’obiettivo di raggiungere quota 15% in circa 4/5 anni.
Tra gli altri piani del gruppo vi è lo sviluppo di Waxed, il marchio del gruppo dedicato all’outerwear uomo. “Il progetto, sviluppato principalmente per la Corea del Sud, è stato finora tenuto in sordina. Ma l’idea è quella di espanderci in un mercato più ampio, e in primis nelle città metropolitane come Londra, Francoforte, Milano”.
Tra le altre leve su cui Space 2000 vuole puntare vi è poi l’innovazione. “Il gruppo infatti sta lavorando su data mining e intelligenza artificiale sia per sviluppare la supply chain che per effettuare studi di prodotto. L’innovazione tecnologica è infatti un elemento chiave nella gestione del business. Noi abbiamo introdotto la tecnologia Rfid per la gestione di molteplici processi già una decina di anni fa, ma l’obiettivo è quello di continuare a investire in nuove tecnologie”, ha concluso Musso. Di recente, non a caso, l’azienda ha aperto un nuovo magazzino automatizzato nell’ottica dell’industria 4.0, così da porre le basi per la crescita di domani.