Miniconf spiana due strade sempre più distinte per i suoi principali marchi Ido e Sarabanda. L’azienda aretina di childrenswear, infatti, proprio per accentuare la differenza di dna dei suoi due main brand, si presenterà all’edizione estiva di Pitti Bimbo, in programma a Firenze dal 20 al 22 giugno, con due stand distinti. “Ido, è il marchio dell’everyday style che, secondo la nostra strategia, ha il compito di sostenere la multicanalità dell’azienda all’estero mentre Sarabanda è il brand delle occasioni speciali che avrà uno sviluppo soprattutto nei department store e nei multimarca e che nei prossimi anni verrà esportato perché rappresenta il bello dello stile italiano”, ha spiegato Simona Luraghi, chief global markets & brand office di Miniconf. “I due marchi avranno anche modalità di vendita diverse per cui stiamo formando i nostri agenti e addetti vendita. A Pitti, poi, presenteremo anche una novità legata alla sostenibilità, ma è un progetto ancora top secret”.
E proprio la sostenibilità, accanto al forte legame con il territorio, il Casentino, è uno degli aspetti valoriali cruciali che caratterizza da sempre l’azienda che, con una produzione di 8 milioni di capi all’anno, investe circa 300mila euro in pratiche green ogni anno che coinvolgono la qualità e durabilità del prodotto e la gestione ambientale. “Siamo convinti che il business possa andare a braccetto con la sostenibilità”, ha detto il presidente e DG, Giovanni Basagni.
“I nostri investimenti sono oggi concentrati su persone e progetti”, ha aggiunto Luraghi.“Lato retail ci sarà uno sviluppo e un rafforzamento dei negozi monomarca. Oltre a un importante programma di formazione degli agenti, è stato nominato un nuovo capo canale ed è stato cambiato il partner per lo sviluppo direzionale. Una volta che questo modello retail sarà forte (prevediamo nel giro di un semestre) verrà esportato anche all’estero. Mentre la comunicazione seguirà da subito un approccio globale. I principali mercati del nostro boost saranno quello spagnolo, in cui è presente la filiale Miniconf iberica e in cui apriremo due outlet a Barcellona e Madrid, e il mercato russo dove contiamo ad oggi un monomarca e una divisione che presidia il territorio. Ci consolideremo là dove siamo già presenti e andremo ad esplorare mercati più nuovi per noi come Uk, Irlanda, Svizzera, Germania, Austria e Paesi dell’Est”.
Il piano industriale triennale al 2021 di Miniconf prevede un incremento dei ricavi del 12%. “Il 2018 si è chiuso in linea con il 2017, intorno ai 75 milioni di euro, e anche per il 2019 si prevede lo stesso giro d’affari. Il motore di sviluppo sarà l’estero, che oggi copre circa il 15% del fatturato, ma che vogliamo incrementare al 45%”, ha spiegato Basagni.
Intanto continua la managerializzazione dell’azienda iniziata già 4 anni fa con l’introduzione di nuove figure (nelle aree vendita, marketing, merchandising e visual) e investimenti sul digitale e sulla formazione del trade. “Il cambio generazionale ha comportato una svolta radicale che è coincisa con un cambio culturale e una nuova vision dell’azienda mantenendo saldi i suoi valori”, ha concluso Basagni.