“Abbiamo fatto eccellenti progressi nel primo anno del nostro piano di trasformazione di Burberry, offrendo allo stesso tempo prestazioni finanziarie in linea con le aspettative”. Sono queste le parole del CEO Marco Gobbetti per commentare i risultati annuali del brand. Nel periodo, chiuso lo scorso 30 marzo, Burberry ha infatti registrato ricavi stabili a quota 2,72 miliardi di sterline (circa 2,4 miliardi di euro), contro i 2,733 miliardi dell’anno precedente e in linea con le aspettative. Il risultato operativo adjusted è stato di 438 milioni di sterline, in calo rispetto ai 467 milioni del 2018 e sotto le stime degli analisti, che erano di 442 milioni. L’utile si è invece attestato a quota 339 milioni, in crescita rispetto ai 294 milioni dell’anno precedente. L’aumento della redditività registrato è stato legato soprattutto al minor peso dei costi di ristrutturazione quest’anno rispetto al 2017.
“Le prime collezioni di Riccardo Tisci sono arrivate nei negozi alla fine di febbraio e la reazione iniziale da parte dei clienti è molto incoraggiante. L’implementazione del nostro piano è in linea, siamo stimolati dai primi risultati e confermiamo le nostre previsioni per l’anno fiscale 2020″, ha specificato Gobbetti. Per l’anno fiscale in corso, Burberry si aspetta ricavi stabili.
In occasione della presentazione dei conti, la realtà inglese ha anche reso noto il buyback delle azioni per un valore di 150 milioni di sterline.
La società, infine, ha confermato l’outlook per il 2020, che prevede ricavi e margine operativi stabili.
Il titolo di Burberry è in calo sul listino di oltre il 4 per cento.