Hearst Italia chiede lo stato di crisi, con esuberi e tagli degli stipendi. Come riporta la stampa, nei giorni scorsi l’AD Giacomo Moletto ha convocato i responsabili del sindacato per comunicare che “a causa della crisi del mercato della pubblicità della stampa” l’azienda ha deciso di chiedere lo stato di crisi, che prevede una riduzione del 30% delle retribuzioni, 26 esuberi in Hearst Magazines Italia e una decina in HMC Italia, che pubblica Marie Claire e Marie Claire Maison e i vari allegati.
Di recente, la casa editrice aveva chiuso il settimanale Gioia e trasformato Elle da mensile a settimanale. Scelte che evidentemente non hanno ripagato in termini di introiti, in un contesto, quello pubblicitario, sempre più difficile. Stando agli ultimi dati diffusi da Nielsen, nel bimestre gennaio-febbraio in Italia gli investimenti pubblicitari verso i quotidiani sono crollati del 13,6%, mentre quelli sui periodici sono calati del 6,9 per cento.