Bruno Sialelli non avrebbe rispettato la clausola di non concorrenza, passando in tempi troppo brevi dal timone creativo del menswear di Loewe (in orbita a Lvmh) al ruolo di direttore artistico di Lanvin. Secondo quanto riportato da Wwd, il designer 31enne, arruolato lo scorso gennaio dai cinesi di Fosun, cui fa capo Lanvin, avrebbe infranto le regole che lo avrebbero costretto a rispettare un periodo di pausa tra i due incarichi. Stando alla testata, la clausola di non concorrenza (una prassi consolidata nel settore del lusso, principalmente per difendersi e tutelarsi dai marchi rivali) sarebbe decaduta solo a maggio.
Per Lanvin è già un momento difficile: Sialelli è il quarto direttore creativo nel giro di quattro anni, dopo Olivier Lapidus, congedato solo dopo due stagioni, e Bouchra Jarrar, in carica per meno di un anno e mezzo e, ancora prima Alber Elbaz.
Lo stilista francese ha presentato la sua prima collezione a febbraio, durante la fashion week di Parigi, portando in pedana sia la donna sia l’uomo.
A stabilire la correttezza o non correttezza delle tempistiche sarà il Tribunale di Parigi, che ha indetto un’udienza preliminare il prossimo 14 giugno.
Sempre secondo quanto riportato da Wwd, sia Lvmh sia Lanvin hanno preferito non commentare.