Nuovi obiettivi di sviluppo per De Rigo. Il gruppo veneto di eyewear, che ha appena concluso i festeggiamenti per il suo 40esimo anniversario, entro il 2019 inaugurerà due nuove filiali in Europa, in Finlandia e in Slovenia, che si andranno ad aggiungere alle altre 16 sedi nel mondo (con 3mila dipendenti, di cui circa 900 in Italia), a dimostrazione della forte vocazione internazionale dell’azienda. Con una quota export che supera il 90%, il gruppo, unica family company nel settore dell’occhialeria mondiale, punta a svilupparsi in particolare sui suoi principali mercati: l’Europa (che oggi copre circa il 60% del fatturato, con la Spagna in testa) e gli Stati Uniti (che generano oggi circa il 15% dei ricavi).
“Gli Usa sono un mercato ancora relativamente giovane per noi e su cui abbiamo grandi margini di crescita”, ha spiegato a Pambianconews Maurizio Dessolis, vice presidente esecutivo del gruppo. “Siamo entrati negli Stati Uniti soltanto nel 2016 con l’apertura della filiale di Los Angeles, ma prevediamo di raddoppiare il business a stelle e strisce nel giro di pochi anni”.
Il Gruppo De Rigo ha archiviato il 2018 con un consolidato pari a 428 milioni di euro registrando un +1,1% di fatturato a cambi costanti. “Le aree geografiche che hanno registrato le migliori performance nel 2018 sono state l’Europa, ad eccezione dell’Uk, la Turchia, la Cina e il Brasile, mentre Giappone e USA si sono attestati sugli stessi dati dell’anno precedente”, ha aggiunto Dessolis. “Per il 2019 è attesa una crescita globale pari al 5% nel wholesale e +4% nel retail”.
Il gruppo De Rigo opera in circa 80 Paesi attraverso una rete di oltre cento distributori e alle catene di proprietà General Optica (Spagna), Mais Optica (Portogallo), Opmar Optik (Turchia) e alla partecipata Boots Opticians (UK).
Accanto agli house brand Police, Sting e Lozza (che coprono il 30% del fatturato), De Rigo ha in portafoglio 16 licenze di importanti griffe come Chopard, Blumarine, Furla (che ha registrato la crescita maggiore nel 2018) e l’ultima acquisita Mulberry che debutta con la P/E 2019. “Non escludiamo l’ingresso di nuove licenze”, ha detto il manager. “Ci stiamo guardando intorno”.
Tra le priorità del gruppo c’è però anche la responsabilità sociale. “Da anni siamo impegnati in prima linea su questo fronte”, ha spiegato Barbara De Rigo, direttore marketing house brands e corporate communication dell’azienda. “Abbiamo recentemente lanciato un programma di welfare e work life balance in collaborazione con la regione Veneto e i sindacati. L’agenda prevede, oltre a progetti volti a favorire la digitalizzazione, percorsi formativi in azienda e l’accompagnamento alla pensione, anche un piano che promuove la prevenzione per la salute delle donne: uno screening gratuito al seno, attuato in cooperazione con l’associazione onlus “Amiche per la pelle”, all’interno degli spazi aziendali e durante gli orari di lavoro. L’iniziativa partirà a luglio e coinvolgerà, in via sperimentale, le dipendenti tra i 40 e i 50 anni”. Tra i progetti aziendali che De Rigo ha intrapreso negli anni dedicati alla crescita e alla formazione dei giovani, c’è il progetto scuola-lavoro #DeRigoLab e il percorso di eco-sostenibilità “We Share the Planet” che mira a utilizzare soltanto materiali sostenibili per tutti gli imballaggi.
Dal 2018, per volere della famiglia, è nata anche la Fondazione De Rigo H.E.A.R.T. (Health, Education & Art for Youth), dedicata a sostenere programmi di crescita soprattutto verso bambini e ragazzi. “L’ultima iniziativa della Fondazione – ha detto Barbara De Rigo – è ‘A call from the H.E.A.R.T.: La chiamata del cuore’ che invita le associazioni onlus, impegnate per i più giovani, a sottoporre i propri progetti affinchè possano essere supportate dalla Fondazione”.