Cantarelli apre il paracadute. L’azienda aretina specializzata in abbigliamento formale maschile, dichiarata fallita il 16 maggio dal Tribunale di Arezzo, torna a sperare. Ѐ stato infatti pubblicato nei giorni scorsi un bando per l’assegnazione dell’affitto di un anno (con diritto di prelazione per la vendita) dell’azienda. Il disciplinare della procedura competitiva, disposto dai curatori Salvatore Sanzo e Lucia Stefani e avallato dal Tribunale di Arezzo, ha come scadenza per la presentazione delle offerte il 19 dicembre, si legge su Mff.
Il bando prevede una base d’asta di 5mila euro mensili di affitto con rilancio di 500 euro (60 mila per l’intero anno, con relativa fideiussione), oltre a 340mila euro (rilancio di 5mila) per l’acquisto in stock dei 10mila capi rimanenti e dei 94mila metri di tessuto e materie prime nella fabbrica di Cortona, in provincia di Arezzo, e con l’impegno ad assumere a tempo indeterminato almeno i tre ex dipendenti ancora in forza alla società.
“L’azienda – recita l’avviso – è meglio identificata come segue: complesso immobiliare a destinazione produttiva costituito da corpo di fabbrica principale con annessi, in aderenza, due manufatti di minori dimensioni. Oltre ad un fabbricato in corpo separato ad uso portineria; beni materiali di proprietà, impianti specifici, macchinari, attrezzature, macchine da ufficio elettroniche, mobili ed arredi, mezzi di trasporto interni; marchi la cui titolarità e proprietà appartiene alla società Cantarelli & C. Spa ovvero Cantarelli, Planet Jersey, Absolute Light Jacket e New Vintage”.
Chi sarà interessato a investire nel rilancio dell’attività dovrà garantire al fallimento il 5% degli introiti sugli indumenti e sui materiali non inclusi nell’elenco delle rimanenze in giacenza presso i magazzini di Cantarelli e commercializzati dall’affittuario su tutto il territorio nazionale e internazionale. Chi si farà carico della gestione non dovrà generare ulteriore debito e dovrà fornire al momento dell’offerta un piano industriale.
Per quanto concerne i possibili interessati, il consigliere regionale Marco Casucci ha dichiarato in una nota: “Abbiamo letto che si accendono gli appetiti sul marchio della Cantarelli. Voci accreditate indicano, tra gli interessati, operatori aretini e una sartoria umbra. Se tali voci trovassero riscontro sarebbe una svolta”, ha riportato Fashion Network. “La priorità – ha continuato il rappresentante politico – oltre a quella di salvare il marchio, deve essere quella di recuperare alcuni lavoratori dei 200 rimasti a casa con il fallimento. La Regione deve monitorare attentamente la situazione per capire se tali cordate possano davvero rilevare il marchio facendo tornare a lavorare tanti onesti padri e madri di famiglia. Se è vero che siamo una Repubblica fondata sul lavoro, allora non possiamo perdere per sempre la Cantarelli”.