È una partnership strategica quella siglata tra Exa e Mobil Project. Giuseppe Polvani, AD di Exa spiega l’operazione: una sinergia tra due PMI che porteranno il proprio know-how, tipicamente italiano, nei mercati internazionali grazie alla forza dimensionale dell’integrazione.
Exa, uno dei principali general contractor internazionali nel mercato del retail, attivo in 35 Paesi, con uffici in Italia, UK, Francia, Russia, America, Middle East e più di 150 professionisti, è il miglior esempio di come ingegneri e architetti abbiano saputo evolversi, per acquisire una profonda conoscenza dei mercati mondiali, garantendo l’alta artigianalità del made in Italy su scala globale. Dalla visione di esportare ed evolvere il know how acquisito nel mondo retail a quello dell’hospitality, nasce l’incontro con Mobil Project, azienda veneta, punto di riferimento worldwide nel campo del fit-out & furniture per il settore degli exclusive hotels. Quali sinergie nascono da questo incontro? Le due realtà sono unite da un connubio fortemente complementare sia perché operano in settori adiacenti e sia perché il loro focus è concentrato su attività diverse della catena del valore, potendo quindi fornire un servizio chiavi in mano ai propri clienti dal core&shell al fit-out & furniture. Il modello organizzativo delle due aziende è equivalente avendo al proprio interno strutture con alta professionalità in termini di management, acquisti e controllo. Entrambe sono circondate da un parco fornitori consolidato e altamente fidelizzato, generato dalla vocazione alla continua valorizzazione dell’alta qualità artigiana italiana. La sinergia tra le due aziende è molto attiva anche tra le figure di riferimento. L’unione da l’opportunità di completarsi e crescere professionalmente, sviluppando una forte conoscenza del mercato specifico comprendendo fino in fondo le esigenze del cliente, garantendo soluzioni di value engineering non avulse dalle necessità pratiche. Quale la vostra strategia? Lo sviluppo vedrà innanzitutto il rafforzamento delle strutture italiane. Milano sarà l’headquarter della multinazionale, mentre le sedi di Arezzo e San Vendemiano (TV) rimarranno poli di riferimento per i fornitori storici divenendo vere e proprie unità di ricerca e sviluppo. Particolare attenzione verrà posta allo sviluppo delle filiali estere nel totale rispetto delle realtà locali per esportare le best practices della casa madre, che manterrà il coordinamento dei progetti complessi e cross border. La nostra visione considera il global-approach non una mera strategia di business, bensì un vero e proprio servizio taylor made, strutturato per accompagnare il cliente lungo il perimetro internazionale, dando risposte concrete sul campo. Di cosa siete orgogliosi? Diamo assistenza alle principali società internazionali che operano ed investono nel high-end retail e hospitality. L’orgoglio risiede nell’aver creato un contesto organizzativo che ci consente di coordinare le eccellenze delle tante realtà artigiane italiane, lasciandole libere di concentrarsi sull’esecuzione del loro saper fare, guidandole ad esprimersi in un quadro internazionale.