Maroquinerie Thomas, gruppo francese attivo nella produzione di pelletteria di lusso per clienti come Louis Vuitton e Chanel, è salito dal 35 al 100% del capitale della B&G (la partnership iniziale era stata avviata nel 2016), l’azienda di borse di Franco Baccani che ha due stabilimenti a Lastra a Signa (Firenze) e Cavriglia (Arezzo). A dare la notizia è il Sole-24Ore, precisando come B&G conti 70 dipendenti e nel 2017 abbia registrato un fatturato di 10,5 milioni di euro. Dal canto loro, i produttori francesi hanno tre stabilimenti in patria, 1.250 dipendenti e un giro d’affari di circa 100 milioni di euro.
“Il primo effetto – si legge sul quotidiano economico – è che B&G, alla cui guida operativa è rimasto Baccani, ha cominciato a produrre borse Vuitton, affiancandole agli altri marchi in portafoglio (Cartier, Céline, Gucci). L’operazione dei francesi punta ora al rafforzamento produttivo delle borse made in Italy, con la previsione di arrivare a 17o-18o dipendenti nel giro di due-tre anni grazie anche all’unione di competenze: Maroquinerie Thomas è più votato all’industrializzazione di processo, B&G è più forte nello sviluppo stilistico e nelle produzioni moda”.
Con l’approdo produttivo di Louis Vuitton, che inoltre ha avviato un centro sviluppo prodotto a Reggello (Firenze), si allunga l’elenco delle griffe del lusso che producono nel distretto fiorentino delle pelletteria, in maniera diretta o attraverso terzisti. Oggi queste aziende sono circa 25: tra loro spiccano Burberry, Cartier, Chanel, Balenciaga e Saint Laurent. Fa eccezione, invece, il colosso francese Hermès.